sabato 21 settembre 2019

Ricordando il viaggio in Romania - i responsabili di Csíksomlyó ricevuti da Papa Francesco


Papa Francesco riceve l'album dalla delegazione di Gyulafehérvár/Alba Iulia
“Abbiamo ringraziato Papa Francesco perché con la sua visita al Santuario di Csíksomlyó (Sumuleu Ciuc, in Romania) ha voluto onorare la minoranza ungherese della Romania” – ha sintetizzato Mons. József Tamás, vescovo ausiliare di Gyulafehérvár/Alba Iulia il motivo della visita di una delegazione diocesana all’Udienza Generale del 18 settembre in Vaticano.

"Papa Francesco a Csíksomlyó"
I membri del comitato che ha preparato la messa del Santo Padre a Csíksomlyó, lo scorso 1 giugno, hanno consegnato al Papa l’album “Papa Francesco a Csíksomlyó” che, attraverso i ricordi dei personaggi coinvolti nella visita e con le fotografie scattate durante quella memorabile giornata, riassume non solo l’evento, ma anche i sentimenti che l’hanno circondato.

Papa Francesco sfogliando l'album rievoca la sua visita
Sfogliando il libro Papa Francesco ha riconosciuto con gioia la famiglia che in costume tradizionale dei székely gli aveva portato i doni all’offertorio. Ha anche rievocato quanto gli sia piaciuta la bellezza della Transilvania che aveva attraversato in macchina dall’aeroporto al Santuario. Quella che era una soluzione di ripiego, a causa del cattivo tempo, si è rivelato un dono inaspettato per il Santo Padre, ma anche per gli abitanti della Terra dei Siculi che erano accorsi a salutarlo nei vari paesi e città attraversati dal corteo papale - come rievocato dal Nunzio Mons. Miguel Maury Buendía nella prefazione al volume.



La famiglia székely è rimasta nella memoria del Santo Padre
Dai resoconti di quest’album emergono, appunto, anche i sentimenti suscitati dagli eventi. Prima di tutto la gioia seguita all’annuncio del viaggio apostolico in Romania che includeva anche il santuario mariano sì caro alla minoranza ungherese. Poi, certamente, la fatica dei preparativi, vissuti come un’enorme impresa, il cui successo è stato possibile solo grazie al lavoro di tanti volontari.

Il quadro dei racconti diventa un po’ più cupo quando si riferisce agli ultimi giorni prima dell’evento e alla mattina stessa. Il volume documenta anche le varie incomprensioni, difficoltà, o addirittura vessazioni che gli organizzatori diocesani e locali hanno dovuto subire da parte delle autorità statali della Romania con la scusa della sicurezza. Un resoconto in versi, pure contenuto nel volume, rende l’idea di un “luogo sacro travestito da base militare”. Mons. József Tamás, parlando a Vatican News racconta, infatti, come in quei giorni ci fosse stata una sorta di preoccupazione in Romania: certi ambienti temevano che gli ungheresi volessero “proclamare l’autonomia della Transilvania” durante la messa papale. Ma, proseguono i resoconti del volume, alla fine anche i responsabili della sicurezza hanno constatato che i pellegrini vi erano giunti veramente per pregare col papa, davanti alla Vergine di Csíksomlyó. “Credo che l’apparato della sicurezza, arrivata per una ferma dimostrazione di forza, è stata convinta dalla folla disciplinata e composta dei pellegrini” – dichiara uno dei responsabili.

Una pagina dell'album con la foto di Papa Francesco
che sorvola Csíksomlyó alla partenza
Il finale è, quindi, positivo: “Con ferma speranza nella Provvidenza / resistevamo con preghiera e fede, / con cuore grato ringraziando. / Si è compiuto! E lasciavo che mi riempiano / di Papa Francesco parole e messaggi, / la Rosa d’Oro, di nostra fedeltà segno …”.

Tra i frutti immediati della visita si menziona una maggiore attenzione positiva verso il Santuario e i suoi fedeli anche da parte dei media romeni. Il rettore della chiesa racconta l’aumento del flusso dei pellegrini che vogliono vedere anche la Rosa d’Oro che il Santo Padre ha lasciato alla Madonna di Csíksomlyó.
Davanti alla statua della Vergine gli ungheresi continueranno a pregare per il Santo Padre, come da lui stesso richiesto. Don Zoltán Oláh, responsabile stampa racconta, infatti, che al termine della messa Papa Francesco, nel consegnargli un rosario gli ha chiesto: “Tu parli alla Madonna? … Allora parla a Lei di me!”

(foto: Vatican News)

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