venerdì 6 settembre 2019

Chiesa ungherese e protezione dei minori - creata una struttura per accogliere eventuali denunce


"Di recente abbiamo notato crescente interesse per la protezione dei giovani e dei bambini in tutti gli ambiti della vita nell'opinione pubblica. La Conferenza Episcopale Ungherese (CEU) dichiara di trovare inaccettabile ovunque, tanto più all’interno della Chiesa, l’abuso sui minori sia quello fisico in generale sia quello sessuale e da parte sua adotta tutte le misure possibili per prevenire tali abusi. Esprimiamo la nostra profonda compassione verso tutti coloro che da bambini hanno dovuto subire le conseguenze di tali abusi. Preghiamo per la serenità e la pace interiore delle vittime di tali atti irreparabili, per la guarigione delle loro ferite e chiediamo il loro perdono, anche al posto degli autori degli abusi.
 
Chiunque dovesse essere trovato colpevole di tali azioni non ha più posto fra i sacerdoti. Il diritto canonico rende possibile di applicare la punizione più grave anche in numerosi casi in cui la legge civile non prevede punizione alcuna.
 
La CEU accoglie con riconoscenza il motu proprio “Vos estis lux mundi” di Papa Francesco, promulgato il 7 maggio 2019, che obbliga le diocesi riguardo alla protezione di bambini e giovani di dotarsi di adeguati sistemi facilmente raggiungibili nell’arco di un’anno per trattare le denunce.
 
Aderendo allo spirito di quest’obbligo i membri della CEU hanno preso la decisione di stabilire un servizio che raccoglie tutte le denuncie provvenienti dai territori delle varie diocesi riguardo agli abusi fisici o sessuali compiuti da persone ecclesiastiche, con particolare attenzione alla protezione dei minori e delle persone vulnerabili, affinché tali casi possano essere esaminati dalle diocesi e dagli ordini religiosi così rendendo possibile che le vittime ricevano aiuto al più presto possibile.
 
 
Pécs, 4 settembre 2019
Conferenza Episcopale Ungherese"

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