Al
termine del consueto incontro con la stampa sul volo di ritorno dalla Romania a
Roma Papa Francesco ha voluto condividere spontaneamente un’impressione che ha
avuto durante la sua permanenza nella Transilvania.
Il percorso tra Marosvásárhely e Csíksomlyó |
Riferendosi
all’episodio per cui sabato 1° giugno, per andare al Santuario di Csíksomlyó (Sumuleu Ciuc), a causa della
pioggia e della nebbia, ha dovuto cambiare percorso. Dopo essere atterrato a
Marosvásárhely (Targu Mures), capoluogo della Provincia di Maros/Mures, con una delle comunità ungheresi più grandi della Transilvania, il Papa, con un viaggio di oltre due ore e mezza in
macchina, ha attraversato gran parte della Terra dei Siculi (Székelyföld) per arrivare al santuario.
Il Monte Somlyó, Miercurea Ciuc/Csíkszereda e la vallata circostante |
Ecco
cosa ha detto il Santo Padre delle sue impressioni:
“Per motivi di clima son dovuto
andare ieri in macchina 2 ore 40 minuti… Ma è stata una grazia di Dio. Ho visto
un paesaggio bellissimo. Ma come mai l’avevo visto? Ho attraversato la
Transilvania tutta. È una bellezza! Io mai avevo vista una cosa del genere. E oggi
per andare a Blaj, la stessa: una cosa bella, bella, bella. Un passaggio in
questo paese. Ringrazio anche la pioggia che mi ha fatto viaggiare con la
macchina e non con l’elicottero, e avere un contatto più
con la realtà.”
La regione di Csík (indicato con la scritta Czik) sull'affresco del XVI sec. del Palazzo Apostolico Vaticano |
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