martedì 14 maggio 2019

Lo scultore Surovtsev sulla statua del Card. Mindszenty


Lo scultore Surovtsev, autore della statua del Cardinale Mindszenty, presentata di recente a Papa Francesco, aveva spiegato così, in una precedente intervista, il significato della sua opera:

Lo scultore russo vladimir Surovtsev con la statua del Card. Mindszenty


“Io cerco l’armonia nella materia, nel ritmo delle forme, nel contenuto interiore. Il mio desiderio è che le mie opere non suscitino mai emozioni negative nello spettatore, a prescindere dalla sua appartenenza ad un determinato popolo o religione. È stato questo pensiero a guidarmi nel raffigurare il Cardinale Mindszenty. Qualsiasi persona osservi questa scultura, attraverso l’impatto complessivo percepisce quella saggezza che proviene dal movimento e della postura del Cardinale, e vorrei che questo sia un aiuto alla riflessione sulla pienezza del mondo. Lo spettatore non contrapponga la sua cultura e la sua filosofia di vita a quello che vede. È stato questo il mio pensiero principale.

…il mio desiderio è di portare le persone a capire perché l’artista ha plasmato la materia in un modo invece che in un altro. Ho realizzato la scultura del Cardinale Mindszenty in questa prospettiva. Qualsiasi rapporto abbia con la vita e l’attività del Cardinale, la mia intenzione era quella che lo spettatore possa percepire la preghiera di questo pastore per un mondo di amore e di giustizia.

Sono grato al mio mestiere perché quando mi arriva un nuovo tema da affrontare, mi si apre una nuova finestra sul mondo. Ѐ come quando guardiamo una pietra preziosa levigata, ogni sua superfice dà una nuova rifrazione. Un’intuizione simile è stata per me la persona di József Mindszenty. Ho contemplato i vari momenti della storia dell’Ungheria nel realizzare la scultura. Da noi, durante l’era sovietica, il personaggio del Governatore Miklós Horty è stato giudicato negativamente, proprio come la Rivoluzione del 1956. Dopo i miei incontri ungheresi vedo tali avvenimenti in modo decisamente diverso. Conosco tante persone anziane [russe] che hanno combattuto in Ungheria oppure erano lì come uomini del KGB. Loro giudicano in maniera del tutto opposta gli avvenimenti di allora.

Il Sig. Chizhik, sponsor della scultura, ha fatto un parallelo tra il Cardinale Mindszenty e il Patriarca Tichon, perseguitato durante l’epoca sovietica e poi canonizzato nella Chiesa Ortodossa Russa, e questo parallelo mi è piaciuto.”

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