domenica 26 luglio 2020

I Santi della Cappella Ungherese – San Mosè Ungaro

Le effigie di ventuno santi e beati dell’Ungheria ornano le pareti della Cappella Magna Domina Hungarorum nelle Grotte Vaticane. Consacrata da S. Giovanni Paolo II nel 1980, la cappella è chiamata a rappresentare gli estesi legami della nazione ungherese con gli altri popoli europei proprio attraverso i santi.
Il 26 luglio è la festa di un santo ungherese, venerato nella Chiesa ortodossa: San Mosè.
San Mosè Ungaro
rilievo nella Cappella ungherese delle Grotte Vaticane (di László Marton)

Mosè l’Ungherese (in russo Moiszej Ugrin) è un santo della chiesa ortodossa, di origine ungherese, della Transilvania (dove il nome Mosè è sempre stato più comune che altrove), vissuto ancora prima dello scisma d’Oriente. È interessante pertanto, che nella sua persona vi è nelle Grotte Vaticane la figura di un santo ortodosso, formalmente non canonizzato dalla Chiesa cattolica.
Nacque intorno al 995 e servì come militare nell’esercito di Vladimir I il Grande, principe di Kiev. Due suoi fratelli, Giorgio ed Efrem, furono pure al servizio della corte di Kiev, a testimonianza dei stretti rapporti tra l’Ungheria e il Rus di Kiev di quell’epoca. Durante il conflitto bellico che seguì alla morte di Vladimir, Mosè cadde in prigionia polacca nel 1018.
Mosè aveva già maturato il desiderio di farsi monaco e pertanto, secondo la sua leggenda, rifiutò l’offerta di matrimonio di una giovane vedova polacca e per questo dovette subire delle torture. Finalmente tornò a Kiev nel 1025 e lì si unì agli eremiti che diedero inizio al Monastero delle Grotte (Pečerska Lavra) nei pressi di Kiev. Ritenuto taumaturgo già durante la sua vita, morì in fama di santità nel 1043. Il suo sepolcro si venera tuttora nella Pečerska Lavra.
Festa liturgica: 26 luglio
Raffigurazione: Moses sta compiendo un miracolo tra gli eremiti di Kiev.
Autore del rilievo: László Marton, scultore

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