sabato 4 luglio 2020

I Santi della Cappella Ungherese – Sant’Elisabetta di Portogallo


Le effigie di ventuno santi e beati dell’Ungheria ornano le pareti della Cappella Magna Domina Hungarorum nelle Grotte Vaticane. Consacrata da S. Giovanni Paolo II nel 1980, la cappella è chiamata a rappresentare gli estesi legami della nazione ungherese con gli altri popoli europei proprio attraverso i santi.
Il 4 luglio si festeggia in Ungheria Sant’Elisabetta, regina del Portogallo.
Sant'Elisabetta di Portogallo - rilievo nella Cappella ungherese in Vaticano
(opera di Gyula Kiss Kovács)
 

Elisabetta fu figlia del re di Spagna Pietro III il Grande, nacque a Saragozza nel 1271. Elisabetta fu parente della casa reale ungherese Árpád-ház, essendo pronipote del re Andrea II d’Ungheria, oltre ad essere pronipote dell’imperatore Federico II. Visse la sua vita seguendo le orme della sua prozia, Santa Elisabetta d’Ungheria, poiché divenne terziaria francescana e condusse una vita molto simile alla sua.
Andò in sposa al re Dionigi del Portogallo ed ebbero due figli. Il loro matrimonio fu segnato dai problemi familiari a causa della infedeltà del marito. Nonostante tali difficoltà, Elisabetta riuscì a portare suo marito sulla via della conversione. Elisabetta praticò la carità verso i poveri e i malati, non lasciava mai vuote le mani dei bisognosi.
Fu regina del Portogallo fino alla morte di suo marito, quando lasciò i suoi averi ai poveri entrando come terziaria francescana nel monastero delle clarisse a Coimbra, da lei stessa fondato. Fece un pellegrinaggio a Santiago de Compostela e offrì la sua corona d’oro al santuario di San Giacomo.
Morì nel 1336 a Coimbra, dove la sua tomba ben presto divenne luogo di pellegrinaggi.
La sua canonizzazione avvenne a Roma nel 1625 per mano di papa Urbano VIII.
Festa liturgica: 4 luglio
Raffigurazione: Santa Elisabetta cura i malati mentre cerca di portare la pace tra i membri della famiglia.
Autore del rilievo: Gyula Kiss Kovács, scultore

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