giovedì 9 luglio 2020

Sacrum convivium – Mostra d’arte contemporanea cristiana a Kecskemét (e online)


Nella città ungherese di Kecskemét la splendida sede del cosiddetto “Palazzo Bello” (in ungherese Cifrapalota), famoso esempio dell’art nouveau ungherese ospita in questo periodo la “X. Biennale di Iconografia Cristiana Contemporanea”. 
Cifrapalota - sede della Biennale
(foto: Museo Katona József di Kecskemét)
Il tema di questa edizione della Biennale è Sacrum convivium (Eucaristia – Santa Cena)”, stata scelta in vista del Congresso Eucaristico Internazionale di Budapest (originalmente previsto per quest’anno e poi rinviato per il settembre 2021) di cui la mostra doveva essere parte integrante.
La mostra, a cura di László Gyergyádesz Jr., presenta 169 opere di 146 artisti, con un approccio ecumenico.
“Il mio è un invito a riscoprire la profondità della dimensione spirituale e religiosa che ha caratterizzato in ogni tempo l’arte nelle sue più nobili forme espressive” – si leggono nella premessa della mostra le parole della famosa Lettera agli artisti di Giovanni Paolo II scritta nel 1999, pensieri che sono seguiti da sempre nella realizzazione delle opere d’arte del tema principale che in quest’anno è l’ospitalità, l’accoglienza dell’Eucaristia, ossia della Santa Cena delle comunità protestanti.
A causa della pandemia la mostra è attualmente visitabile online:

Nella colonna sulla destra sono elencate le varie opere d’arte che vengono visualizzate cliccandovi sopra. Ecco l'elenco delle opere con i titoli in italiano:



Akiram: Eucaristia
János Aknay: Cristo morto con due angeli
Ágnes Apostol: Calice e patena
Katalin B. Csernyánszky: Abbraccio
Erika Bábás
Anna Babucsikné Zeikfalvy: Sacra ospitalità
Emese Bács
Károly Balanyi: Il pane della vita
Zoltán Balanyi: Barattolo di macinazione
István Bálint: Pietro e Paolo
Edit Balogh
Tibor Vince Bánsághi: Sacra ospitalità
Ildikó Bereczky: Dono senza nome
András Bészabó: Sacra accoglienza con Gesù Cristo nella Comunione
Eszter Bíró: Il tavolo di Leonardo
Lajos Bíró: Studio della testa per la scultura di Máriapócs del Cardinale Mindszenty
Áron Bohus: Via Crucis
Károly Borbély: Gloria rotta II.
Dóra Bori: Communio
Eszter Borsódy: Il fiore degli intercessori
Teréz Borza: Sofferto per noi
Tibor Budaházi: Segno
József Bugyi István: Morrovalle
Norbert Bukta: „La via episcopale”
Éva Czibor: Mulino
István Damó: Agape da Jose Luis Cuevas
József Darázs: „Sono stato ospite di un grande signore sconosciuto”
Adrienn Dér: „Sopra di essa è profondo”
István Drozsnyik: Umiltà 4.
Gyula Elekes: „Dacci il nostro pane quotidiano” (Mt 6,11)
Bulcsú Éles: Mistero della Fede! I.
Emőke Fábián: Apparizione celestiale
Zsuzsa L. Farkas: Ego
Tibor Fazekas-Koszta: Natura morta N.6.
Szilárd Fecsó: Ferite
Ágnes Felházi: „Dimensioni più profonde” I-III.
Tamàs Felsmann: Ciborio N.1. (Ego sum via, verita et vita)
Lehel Gál: „Riparo I.”
György Ghyczy: Il sacrificio splendente sopra gli inferni”
Andrea Gulyás: Tensione
Sándor Győrffy: Panem nostrum
Klára H. Barakonyi: Devozione dei popoli
Ágnes Haász: Eucaristia
Ritta Hager: Contemplazione...
Anna Tünde Hegedűs: Agape
Bernadett Hegyvári: Tavolo?
Éva Hévizi: Attesa degli ospiti
Katalin Hollósy: „...per il perdono dei peccati” (Mt 26,26-28)
Anikó Homoki: Corpus Christi
Attila Horinka: La cena di Emmaus
Ildikó Horváth: Albatus
Zoltán Hús: Il giovane Mindszenty (da Csehmindszent fino alle stelle)
Márta Jakobovits: Il grande segreto
Matild Jászberényi: Il ricordo dei tessili
Emília Kaippel: Il Corpus Christi a Budakeszi
László Kálmán: Il labirinto delle porte e delle vie
József Kántor: Al Lago Tiberio
Benő Benjamin Kelemen: „Certe macchie...” (Attesa)
Dénes Lehel Kelemen: Sub rosa
Ágnes Keresztfi: L’Ostia consacrata ovvero la via dell’amore
Virág Kis: Barca
Miklós Kocsis: Tre angeli
Gyula Kőhegyi: Forte castello...
Ilona Kohut: Stanza al piano di sopra II.
László Koscsó: Cristo di lattina
Zsófia Koszta: Pane degli angeli, bevanda degli angeli
Flóra Kovács: Corpus
Péter Balázs Kovács: Cena segreta
Nikolett Kovács: Pane e vino
Péter Kun: Bevetene tutti
Tünde Kutasi: Eucharistia
Sándor Lach: La sedia di Giuda
Eszter Láng: Sogno dopo aver bevuto vino II. (Viaggio con Dioniso)
Katalin Láng-Miticzky: Il vangelo...
Dániel László: Eucaristia; Mindeszenty
István Lente: Cerchio nel grano con calice santo
Kata Lenzsér-Mezei: Croce d’altare
Barbara Lichner e Endre Lisányi: Ora tocca a te!
Endre Lisányi: Vere, realiter, substantialiter (Seria dei performance di un minuto)
László Lonovics: Sacrificio 5.
Gábor Lukács: Arche es f Gr...II, La stanza della cena
Erzsébet Maczkó: Pane e pesce
Indira Máder: „In principio era il Verbo...” (Gn 1,1)
Márta Makkai: Spiga
György Markolt: Misterio I.
István Mátrai: Eucaristia
László Mátyássy: „...fate questo in memoria di me” (Lc 22,19)
Árpád Miklós: „Prendete, mangiate: questo è il mio corpo” (Mt 26,26)
János Molnár: Pane e vino
Alexandra Nádas: Il tavolo del pescatore
István Neuberger: Il terzo bicchiere
Luca Oberfrank: Corpus Christi
Tamás Olescher: Venerazione
Enikő Orient: Il pane
Ilona P. Boros: Sotto le due specie
Péter Páhi: KB
Erzsébet Palotai: Il secondo calice
Lívia Pápai: Fazzoletto di azimo
Eleonóra Pasqualetti: Sacro ospizio
Ágnes Péter: Offerta
László Pirk: Segno di luce
Irén Pirók: Presenza meravigliosa
Imre Pistyur: Vento quaresimale
Zsófia Pittman: Il Volto Sacro
Attila Pokorny: Corpus
Panna Pálma Pusztafi: Sacralità quotidiana
Lóránt Ragó (†): Dieci segni
Péter Rainer: Casa di Dio (Trianon-Resurrezione-Eucaristia)
István Regős: XIII stazione
Katalin Rényi: Sulle ali dell’anima
Sándor Ruttkay: Cena ad Emmaus
Géza Sallai: Disco
Lajos Sejben: Panis et spiritus (Il pane dell’anima)
András Simon: Presenza redentore
József: Sisa: Non è l’ultimo...
Éva Skoda: Il momento della rivelazione
Ildikó Somodi: Ama tappezzeria
Gyula Somos: Corpus Christi
Melina Magdolna Sóvári: Corpus Christi
István Subicz: L’ultima cena
Beáta Széchy: Il vigneto di mio padre 2. „Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una vite, sulla quale vi erano tre tralci” (Gen 40,10)
Márta Székely Móri: Due pesci
Teréz Szemereki: “Rosone” (Omnes fonte mei in te)
Erika Szentgyörgyi: Dividendo se stesso
Dóra Anna Szepesi: Cristo alternativo
Imre Szilágyi: Calice dell’Eucaristia
Géza Szily: Processo di consacrazione
Katalin Sziráki: Mare di grazia
Katalin Szolláth: Segreto
Zsuzsanna Szűcs: Anamnesi
Zsuzsanna Támuly: Caritas Christi urget nos
László Taubert: Eucaristia
Imre Tolnay: Il tavolo abbandonato
Tamás Török: Angeli che vengono da Abramo II.
István Tóth Bogyó: Le nozze di Cana
Csaba Tóth: Rivelazione
György László Tóth: Colore-gioco II.
Hajnalka Udvari: Croce latino
Gábor Ulrich: Fragmentum panis
Dezső Váli: Via crucis del mendicante
Ványai Magdolna: Preparazione alla Comunione
József Zsolt Varga: Agape 1-2.
Imre Vinczellér: Eucaristia
Dóra Votin: Cena eterna
Bea Zoltai: Tentativo di rappresentare “l’esperienza”
Balázs Zsolczai: Verso la luce perpetua



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