martedì 2 ottobre 2018

Santa Sede e Ungheria all'ONU sulla protezione dei cristiani


La conferenza all'ONU sulla persecuzione dei cristiani
(foto: Ministero Affari Esteri Ungherese)
Il 28 settembre la Missione Permanente Ungherese presso l’ONU a New York ha organizzato, in collaborazione con altre missioni, un evento dedicato alla persecuzione dei cristiani: “Libertà dalla persecuzione” (Freedom from Persecution: Christian Communities and Religious Pluralism in Danger).

Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese On. Péter Szijjártó, avendo richiamato l’attenzione al fatto che sono i cristiani la comunità religiosa più perseguitata al mondo, ha sottolineato la necessità dell’accertamento delle responsabilità dei crimini di guerra e contro l’umanità, perpetrati nei confronti dei cristiani soprattutto nella Siria. Se la stabilità della Siria è chiaramente nell’interesse dell’Europa, ha rilevato, una delle condizioni del ristabilimento della stabilità è proprio la punizione dei crimini ivi commessi. È per questo che va sostenuto il meccanismo dell’ONU istituito a tale scopo (International, Independent and Impartial Mechanism).

Mons. Gallagher e il Ministro Szijjártó alla conferenza
(foto: Ministero Affari Esteri Ungherese)
Alla conferenza ha rappresentato la Santa Sede S.E. Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, il quale ha sottolineato l’importanza della responsabilità di proteggere che si realizza prima di tutto con l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Esiste, inoltre, la responsabilità della comunità internazionale ad assistere gli Stati nell’assicurare la protezione della popolazione, specialmente nei confronti di attori non statali. È indispensabile, infine fare di tutto per restituire alle minoranze etniche e religiose soggette a gravi violazioni dei diritti umani ciò che è stato loro tolto. Si tratta di aiutarli a tornare nelle loro terre di origine, aiutarli a ricostruire le loro case e infrastrutture ma, soprattutto, il tessuto sociale indispensabile per una convivenza pacifica. Monsignor Gallagher ha menzionato, in questo contesto, l’importanza del contributo generoso “di Governi come l’Ungheria o di organizzazioni caritative come Aiuto alla Chiesa che Soffre o Knights of Columbus” ai progetti di ricostruzione avviati sulla Piana di Ninive.

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