giovedì 4 ottobre 2018

8 ottobre - Coro di 400 persone per la festa della Magna Domina Hungarorum


La comunità ungherese di Roma è solita celebrare la festa di S. Maria Magna Domina Hungarorum, cui è intitolata la cappella ungherese delle Grotte Vaticane, consacrata da San Giovanni Paolo II nel 1980. Tale cappella rappresenta per gli ungheresi di tutto il mondo un importante punto di comunione spirituale e di vicinanza con il Successore di Pietro, come è dimostrato anche dall’assidua presenza dei pellegrini alle celebrazioni nella cappella.

Quest’anno l’8 ottobre, alle ore 11, Mons. Ferenc Palánki, vescovo di Debrecen-Nyíregyháza (Ungheria nord-orientale) celebrerà la Santa Messa all’Altare della Cattedra nella Basilica vaticana in onore della Madonna. Circa 400 pellegrini ungheresi della Transilvania giungeranno in Vaticano per solennizzare la celebrazione con dei bellissimi canti mariani.

Si tratta, infatti, dei cori parrocchiali riuniti di una dozzina di paesi di lingua ungherese (siculi/székely) della regione di Felcsík (Transilvania/Romania). Sono due gli anniversari che hanno motivato il loro pellegrinaggio alla Tomba di Pietro.

Il primo è la festa della Magna Domina Hungarorum cui sono molto devoti: proprio nella loro regione si erge il celeberrimo Santuario di Csíksomlyó, ogni anno meta di centinaia di migliaia di pellegrini (soprattutto a Pentecoste). Quest’anno poi si commemorano i 980 anni di quel gesto con cui Re Santo Stefano d’Ungheria dedicò la sua corona, il Paese e il popolo ungherese alla Vergine Maria. Il secondo motivo è rappresentato dalla loro devozione al Servo di Dio Áron Márton, del quale ricorre l’80esimo anniversario della nomina a vescovo di Transilvania (Alba Iulia). Egli nacque a Csíkszentdomokos, uno dei paesi di origine dei cori, e la sua causa di beatificazione è attualmente in corso.

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