È stato il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán a consegnare al Cardinale
Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria, il documento ufficiale che riguarda
il contributo ungherese di 1.500.000 EUR al Programma “Ospedali Aperti”. La breve cerimonia è avvenuta il 22 gennaio a Budapest, nell’ufficio del
Primo Ministro, dove Viktor Orbán ha offerto un pranzo in onore del Cardinale Zenari.
Durante l’incontro il Primo Ministro Orbán ha ricordato che l’Ungheria è
impegnata ad aiutare le comunità e le famiglie bisognose del Medio Oriente, contribuendo
ad alleviarne le sofferenze causate dalla guerra e dalla catastrofe umanitaria.
La posizione del Governo ungherese, infatti, è che invece di importare i
problemi in Europa bisogna portare l’aiuto là dove ce n’è bisogno.
Il Card. Zenari all’Università Cattolica Péter Pázmány in compagnia del Nunzio Michael A. Blume e del Metropolita greco cattolico Fülöp Kocsis (foto: Magyar Kurír) |
Il giorno precedente il Card. Zenari ha illustrato la situazione della
Siria durante il convegno organizzato nell’aula magna dell’Università Cattolica
Péter Pázmány (PPKE) di Budapest, in collaborazione con la Segreteria per l’Aiuto
ai Cristiani Perseguitati ed il programma Hungary Helps del Governo ungherese. Tra
le autorità presenti al convegno diversi membri della Conferenza Episcopale
Ungherese e Mons. Michael August Blume, nunzio apostolico in Ungheria, nonché Tristan Azbej,
Segretario di Stato per l’Aiuto ai Cristiani Perseguitati e Balázs Orbán,
Segretario di Stato alla Presidenza del Consiglio ungherese.
Il Segretario di Stato Tristan Azbej (foto: Magyar Kurír) |
Nel suo saluto iniziale il
Segretario di Stato Azbej ha dichiarato: “Ci sono diverse risposte nel mondo
alla grande sfida della nostra epoca: la crisi economica, umanitaria e quella
delle migrazioni, e noi riteniamo che le soluzioni scelte dai governi
occidentali non siano soddisfacenti. Loro hanno scelto di appoggiare le
migrazioni, invitando le persone a lasciare la loro terra d’origine, mentre l’Ungheria
sostiene, al contrario, che è interesse precipuo di ogni persona poter rimanere
nella propria patria”. Nell’aiutare la Siria il Governo ungherese persegue due
obiettivi: contribuire a salvare vite e dare un futuro alle persone. È per
questo che l’Ungheria già sostiene cinque scuole siriane e adesso, con il
contributo di 1,5 milioni di EUR al Programma “Ospedali Aperti”, finanzierà le
cure mediche di circa 4500 pazienti nell’arco di un anno.
Il Card. Zenari ha
ricordato in particolare l’esodo dei cristiani dalla Siria: dopo la seconda guerra
mondiale essi costituivano ancora il 25% della popolazione, prima della guerra
attuale erano il 5-6% e attualmente saranno scesi intorno al 2%. Le cause sono
l’emigrazione, ma anche la denatalità dei cristiani. Le Chiese del Medio
Oriente corrono il rischio di morire non tanto perché sono distrutte le loro
chiese ma perché gli uomini se ne vanno al estero, mentre le famiglie miste
seguiranno la religione musulmana. Tuttavia – come sottolinea Papa Francesco –
il Medio Oriente senza i cristiani non sarebbe più lo stesso Medio Oriente. Il Cardinale
ha parlato dell’operato delle varie organizzazioni cristiane che soccorrono la
popolazione in Siria. Ha voluto esprimere la sua gratitudine per l’aiuto del Governo
ungherese al Progetto “Ospedali Aperti” (Open Hospitals).
Il Card. Mario Zenari e la delegazione della AVSI ricevuti dal Card. Péter Erdő a Budapest (foto: Magyar Kurír) |
Il Segretario Generale della
Fondazione AVSI Giampaolo Silvestri, che ha accompagnato il Cardinale Zenari a
Budapest, nell’ambito del convegno ha presentato l’operato della Fondazione e,
in particolare, il programma “Ospedali Aperti” da essa gestito. Ha voluto
ringraziare il Governo ungherese per essere stato il primo a contribuire con
fondi pubblici a questo programma umanitario, nella speranza che altri paesi ne
seguano l’esempio.
La delegazione è stata
ricevuta, inoltre, dal Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest
e dal Vice Primo Ministro Zsolt Semjén.
Incontro con il Vice Primo Ministro Zsolt Semjén, in presenza dell'On. György Hölvényi (Parlamento Europeo) e del Segretario di Stato Tristan Azbej (foto: gondola.hu) |
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