venerdì 13 marzo 2020

Gratitudine del Presidente dell’Ungheria e auguri a Papa Francesco


Pubblichiamo la traduzione di alcuni passaggi della lettera del 26 febbraio scorso, nella quale il Presidente della Repubblica di Ungheria, János Áder esprime la sua gratitudine a Papa Francesco per l’udienza privata dello scorso 14 febbraio e porge gli auguri per il settimo anniversario dell’inizio del suo Ministero Petrino.
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Papa Francesco e il Presidente ungherese János Áder
si salutano in ungherese il 14 febbraio 2020 (foto: Vatican Media)
“Come ho avuto modo di accennare durante l’udienza, quest’anno ricorre il centenario dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra l’Ungheria e la Santa Sede, nonché il 30° anniversario del ristabilimento delle medesime. Tali ricorrenze hanno rafforzato in me la consapevolezza che lo stretto legame tra la Nazione ungherese e il Vaticano ha una storia millenaria, e che il rafforzamento di tale partenariato di grande valore storico rappresenta uno dei miei più importanti compiti come capo di stato.
In tale impegno mi potrà essere di grande aiuto il Congresso Eucaristico Internazionale, da celebrarsi a Budapest nel settembre prossimo. Tale raduno mondiale della Chiesa Cattolica si preannuncia come un evento eccezionale non solo per i fedeli ma anche per ogni ungherese. Come ho avuto modo di illustrare a Vostra Santità, il programma del Congresso Eucaristico sarà un’occasione per l’approfondimento spirituale ma anche per incontri significativi in ambito ecumenico e culturale. Come cattolico ritengo che la tanto desiderata partecipazione del Santo Padre rafforzerebbe grandemente l’efficacia del Congresso. Potrebbe altresì contribuire a sanare le ferite spirituali dei popoli dell’Europa Centrale nonché a promuovere la riconciliazione di tali Nazioni nello spirito del messaggio profferito da Vostra Santità al Santuario mariano di Csíksomlyó (Şumuleu Ciuc).
Desidero confermare che sia lo Stato che la Chiesa cattolica in Ungheria sarebbero ben lieti di accogliere Vostra Santità a Budapest in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale. Sono certo che Vostra Santità potrebbe ivi sperimentare da vicino l’affetto e la pietà dei fedeli ungheresi, per i quali la possibilità di poter, dopo un quarto di secolo, rendere nuovamente testimonianza della propria fede cristiana in presenza del Santo Padre rappresenterebbe invece un grande conforto.
Durante l’udienza privata ho voluto altresì far menzione delle problematiche legate alla questione dell’acqua, consapevole dell’importanza che tale grande sfida del XXI secolo rappresenta per Vostra Santità. Ho potuto quindi presentare l’impegno profuso dall’Ungheria negli anni recenti per la soluzione di tale sfida.
La mia Patria è celebre, tuttavia, non solo per le acque, ma anche per i suoi ottimi vini e, in modo speciale, per il “tokaji”, evocato anche nell’Inno, la nostra “preghiera nazionale”. In occasione del settimo anniversario dell’inizio del Suo Ministero petrino mi permetta, Beatissimo Padre, di omaggiarLa con una selezione speciale dei famosi vini, dal secco al passito dolce, di Tokaj.
Con tale omaggio desidero porgere a Vostra Santità, a nome di tutti i cittadini dell’Ungheria e dell’intera Nazione ungherese, tanti auguri di buona salute e forza per il compimento della Sua missione.”

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