Una recente pubblicazione del Ministero
ungherese per le Risorse Umane (Örökségünk és jövőnk = Patrimonio e futuro) presenta
una settantina di interventi che negli anni passati hanno interessato delle
chiese in Ungheria e nei paesi limitrofi. Si tratta del restauro di importanti monumenti
nazionali, o di opere minori di ristrutturazione o dell’edificazione di edifici
di culto nuovi. Tutte le maggiori comunità ecclesiali dell’Ungheria ne hanno
potuto beneficiare: cattolici di rito latino e greco, evangelico-luterani e
calvinisti, nonché le comunità ebraiche. Nella prefazione del volume l’On.
Zoltán Balog, ministro per le risorse umane ha spiegato le ragioni dell’impegno
del Governo ungherese:
“La religione, la professione della fede, è
una questione personalissima di pubblica rilevanza. Per questo vengono
costruite le chiese, per questo il Governo d’Ungheria ritiene importante sostenere
l’edificazione e il restauro delle chiese. Chi costruisce chiese, guarda al
futuro con speranza. Si tratta di persone e di comunità che hanno qualcosa da
dire non soltanto per sé stessi, gli uni agli altri, ma per tutta la nazione ed
anche per il mondo.
Ogni persona ha bisogno di speranza, a
prescindere dalla sua religione, dalle sue idee sul mondo e dalle sue simpatie
politiche. La nazione ha un grande bisogno di persone che vivono la speranza.
Sono loro che dedicano la propria vita e le proprie energie agli scopi della
comunità. Certo, sono importanti i soldi spesi per una buona causa, ma in fondo
tutto dipende dalle persone che si dedicano allo stesso tempo sia al servizio e
del bene comune che della gloria di Dio.
Quelli che vanno in chiesa, i membri delle
comunità ecclesiali sono consapevoli di questa doppia missione e cercano di
vivere in questo spirito. Pertanto, nel sostenere il restauro o la costruzione di
chiese, non guardiamo soltanto ai mattoni e all’intonaco, bensì vediamo lo
sviluppo ed il rafforzamento delle comunità, contribuendo così al rinnovamento spirituale
della comunità nazionale.”
Interno della Cattedrale di Kalocsa, completamente restaurata. Sotto l'edificio barocco sono stati rinvenuti i resti della primitiva cattedrale medievale dell'XI secolo. (foto: www.astriceum.hu) |
La chiesa di Vizsoly del XIII secolo, utilizzata dai protestanti sin dal XVI secolo. Qui fu stampata la prima traduzione ungherese della Bibbia, che oggi è rievocata nel piccolo museo annesso. (Foto: http://vizsolyibiblia.hu/) |
La chiesa di San Martino a Szombathely, edificata sulla presunta casa natale del santo, è stata restaurata per il giubileo martiniano del 2016. (foto: www.martinus.hu) |
Veszprém, interno della nuova chiesa Magna Domina Hungarorum, costruita in memoria del Card. József Mindszenty, già vescovo di quella città. (foto: Magyar Kurír) |
Iconostasi della parrocchiale greco cattolica di Tokaj (città del famoso vino passito ungherese), restaurata recentemente. |
La nuova chiesa di Budapest intitolata al Beato Zoltán Meszlényi, vescovo martire sotto il comunismo. |
Chiesa evangelica luterana di Siófok, sul lago Balaton, costruita alla fine degli anni '80, su progetti del famoso architetto Imre Makovecz. (foto: www.evangelikus.hu) |
La sinagoga di Karcag, costruita alla fine del XIX secolo in stile romantico. |
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