sabato 17 settembre 2016

Prezioso quadro con la Vergine e San Pantaleone ritrovato in soffitta a Budapest


Alcune chiese in Ungheria possono svelare dei tesori inaspettati, anche di origine italiana.

È successo un paio di anni fa che Fr. János Tokár, rettore della chiesa dei francescani di Pest (nel quartiere del Centro di Budapest) ha trovato in soffitta un dipinto assai rovinato. L’ha mostrato ad una esperta di restauro, la Prof.ssa Katalin Görbe, che ne ha intuito le qualità. Affidato alle cura degli allievi del Corso in restauro dell’Università delle Belle Arti di Budapest, il quadro si è rivelato essere un’opera barocca di pregio dell’inizio del Seicento.

Sebbene sul retro vi sia un’iscrizione secondaria che ne attribuisce la paternità a Jacopo Palma il Giovane, gli esperti dicono che si tratti piuttosto di un’opera a più mani di una scuola dell’Italia del Centro-Nord, eventualmente veneziana.

Il quadro prima e dopo il restauro
(foto:
www.mke.hu)
La tela, originariamente una pala d’altare, raffigura la Vergine Assunta con santi e il donatore. La vera peculiarità del quadro è data dal libro aperto accanto alla figura di uno dei santi, il medico Pantaleone. Sulle pagine di esso si scorgono l’immagine di alcune piante e un nome. Ciò ha permesso di identificare nel libro raffigurato l’opera di Dioscoride, un medico-botanico dell’antichità, tradotta e pubblicata da Pietro Andrea Mattioli nella seconda metà del XVI secolo.

Non si sa per il momento come il quadro di grande pregio fosse arrivato in Ungheria. È però documentato che è stato donato ai francescani della Chiesa di San Pietro di Alcantara di Pest nel 1868 dalla famiglia nobile ungherese dei Luby. È noto che nel XIX secolo diversi mecenati ungheresi hanno fatto notevoli acquisti di opere d’arte in Italia. È così che per esempio il Museo delle Belle Arti di Budapest possiede una ricchissima collezione di pittura italiana, in parte proveniente dal lascito dell’arcivescovo di Eger, Giovanni Ladislao Pyrker, già patriarca di Venezia (1820-1827).

Per approfondire la storia del quadro e del suo restauro si può consultare l’articolo (anche in lingua italiana) sul sito dell’Università delle Belle Arti di Budapest. Per presentare il quadro restaurato, una piccola mostra è stata allestita presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, inaugurata da una conferenza di approfondimento del tema. Dopo la mostra il quadro verrà ricollocato sulla parete del presbiterio della chiesa dei francescani, vero centro spirituale della capitale ungherese.

Nessun commento:

Posta un commento