lunedì 6 maggio 2019

Sant’Adalberto celebrato dai Paesi di Visegrád a Roma


Omaggio dei quattro Ambasciatori alle reliquie di S. Adalberto
La festa di Sant’Adalberto, patrono dei Paesi centro-europei è stata ricordata quest’anno il 2 maggio con una S. Messa alla Basilica di San Bartolomeo all’Isola. È, infatti, nella cappella laterale di questa chiesa che si venerano da mille anni le reliquie del santo vescovo di Praga.

Celebrazione nella Basilica di S. Bartolomeo
La celebrazione è stata presieduta da Don Pavol Zvara, Rettore del Pontificio Collegio Slovacco dei SS. Cirillo e Metodio, che nella sua omelia ha sottolineato l’importanza di non dimenticare Dio mentre si vuole costruire una società degna dell'umanità. Proprio i santi ci ricordano, ha proseguito il Rettore, che è possibile il riavvicinamento tra le persone e tra i popoli. Ne sono testimoni Sant’Adalberto, appunto, ma anche Santo Stefano d’Ungheria, e i Santo Cirillo e Metodio, apostoli dei popoli slavi. Loro, infatti, erano non solo uomini di Dio ma veri e propri “ambasciatori” i quali, oltre agli impegni del loro ufficio, hanno sempre pensato di migliorare la situazione delle persone a loro affidate. Questo perché avevano capito che il Vangelo del Cristo Risorto ha il potere di trasformare le vite, ha il potere di calmare le situazioni di tensione, ha il potere di trovare soluzioni e il potere di rianimare le relazioni. Don Zvara ha anche evidenziato l’importanza della Basilica di S. Bartolomeo che, in quanto santuario dei nuovi martiri, ricorda anche tante persone che hanno dato la vita per la fede durante le persecuzioni comuniste nei paesi dell’Europa centro-orientale.

Le preghiere dei fedeli sono stati letti, come da tradizione, dai rappresentanti diplomatici dei Paesi del Gruppo di Visegrád presso la S. Sede: Marek Lisánsky, Ambasciatore di Slovacchia, Janusz Kotanski, Ambasciatore di Polonia, Václav Kolaja, Ambasciatore della Repubblica Ceca e Eduard Habsburg-Lothringen, Ambasciatore d’Ungheria.

L’Ambasciatore Lisánsky, promotore della celebrazione di quest’anno nel segno della presidenza di turno slovacca del Gruppo di Visegrád, ha ricordato nei suoi saluti finali anche il 15° anniversario dell’adesione all’Unione Europea dei paesi del gruppo stesso.
Preghiera dei fedeli letta dai quattro Ambasciatori
(Foto: Ambasciata di Polonia, Ambasciata d'Ungheria)

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