Il
Santuario di Csíksomlyó, come tutti i luoghi sacri, presenta una serie di
simboli che parlano della fede e dell’identità dei fedeli che lo frequentano.
In occasione della visita del Santo Padre, il 1 giugno, oltre a quelli abituali
ci saranno alcuni nuovi, approntati per la celebrazione.
La
statua della Vergine di Csíksomlyó lascerà la chiesa per salire sul monte ed
essere insignita della Rosa d’Oro. Un caratteristico Portone Székely viene
eretto in onore di Papa Francesco, le vesti e le suppellettili liturgiche sono
state confezionate per lo più da artigiani locali.
La Statua della Madonna
La
statua della Madonna di Csíksomlyó è un bell’esempio della scultura
rinascimentale transilvana. Di origine ignota, ma sicuramente regionale, risale
agli anni 1510 e con la sua altezza di 2,27 metri è considerata la più grande
statua di questo genere. Scolpita in legno d’acero, rappresenta la “Donna
vestita di Sole”, con il Bambino in braccio, la luna sotto i piedi e la corona
regale sul capo, cinta anche di una corona di dodici stelle.
La
leggenda narra che essa rimase miracolosamente indenne nell’incendio del 1661
(anche recenti indagini scientifiche hanno confermato la mancanza di qualsiasi
bruciatura) e i tartari che avrebbero voluto rubarla non riuscirono a
smuoverla. È esposta dietro l’altare maggiore della chiesa del santuario,
accessibile da una scalinata. La devozione popolare prevede, infatti, la salita
alla statua della Madonna per toccarla con la mano o con un fazzoletto.
Interno della chiesa del Santuario di Csíksomlyó, con la statua della Madonna (foto: Facebook) |
La messa
del Santo Padre costituirà una delle poche occasioni storiche in cui la statua
della Vergine ha lasciato la chiesa. Sarà, infatti, portata sul Monte Somlyó
per essere collocata accanto all’altare papale. (Normalmente, in occasione
dell’annuale pellegrinaggio ne è esposta una copia.) Sarà lì che Papa Francesco
vorrà onorare la Madonna di Csíksomlyó con la Rosa d’Oro, antica e preziosa
onorificenza pontificia riservata, attualmente, ai santuari più importanti.
Altare papale
La sella del Monte Somlyó che ospiterà la messa del Papa il 1 giugno (foto: Transylvania Now) |
La messa
papale sarà celebrata all’aperto, nella Sella del Monte Somlyó, all’altare
detto “dei Tre Colli”, eretto nel 1996 e ora ampliato per l’occasione. Il
baldacchino dell’altare è stato progettato, su indicazioni precise dei frati
francescani, dal famoso architetto ungherese Imre Makovecz, esponente
dell’architettura organica e partecipante dell’esposizione d’arte per i 60 anni
di sacerdozio di Benedetto XVI in Vaticano.
L'altare dei Tre Colli a Csíksomlyó (foto: pontifex.ro) |
La
copertura dell’altare di Csíksomlyó, realizzato in legno, raffigura i tre colli
ed è sormontata dalla duplice croce (o croce patriarcale). I tre colli con la
croce patriarcale sono un elemento araldico, risalente al XIII secolo, dello
stemma dell’Ungheria e, dal XX secolo, fa parte anche di quello della
Slovacchia. Il simbolo originalmente richiamava il Calvario con la croce
patriarcale che risente di un’influenza bizantina. Dal XVI secolo ne venne data
anche un’interpretazione “geografica”, identificando nei tre colli le montagne
dell’Ungheria settentrionale (oggi in Slovacchia). A Csíksomlyó intende
rappresentare l’insieme delle popolazioni di tutto il Bacino dei Carpazi.
Progetto per l'altare papale a Csíksomlyó (foto: Facebook) |
La
liturgia papale avrà bisogno di uno spazio più grande, così la tribuna dell’Altare
dei Tre Colli (Hármashalom-oltár) è stata ampliata ed integrata di una
copertura più estesa. Quest’ultima, realizzata sempre in legno e che
successivamente verrà smontata, è stata finanziata dai fedeli locali e dal
Governo ungherese.
Vesti e suppellettili liturgiche
Suppellettili liturgiche che verranno utilizzate a Csíksomlyó (foto: Romkat.ro) |
Le
suppellettili che verranno utilizzate durante la Santa Messa a Csíksomlyó sono
state selezionate per la loro semplicità e bellezza, grazie alle donazioni dei
fedeli di Odorheiu Secuiesc/Székelyudvarhely, una delle città principali della
Provincia.
Crocifisso per l'altare papale (foto: Romkat.ro) |
È particolarmente
significativo il crocifisso dell’altare, scolpito da un artigiano locale con
legno di ciliegio e di tiglio.
Evangeliario preparato per la messa papale (foto: Romkat.ro) |
L’evangeliario
è stato realizzato, a cura dell’Istituto per gli Studi Strategici Nazionali, in
cinque copie che poi verranno destinate alle quattro diocesi transilvane e al
santuario di Csíksomlyó. Sulla copertura in pelle sono raffigurati i simboli
dei quattro evangelisti e l’Arcangelo Michele, patrono dell’Arcidiocesi di Alba
Iulia/Gyulafehárvár.
Casula preparata per il Santo Padre (foto: Romkat.ro) |
Le vesti liturgiche sono state ideate da Cristina Sabău-Trifu di Satu
Mare/Szatmárnémeti. Sulla casula del papa sono raffigurate la statua della
Madonna di Csíksomlyó e la chiesa del santuario. Le 60 casule dei vescovi
concelebranti e le 400 stole per i sacerdoti sono state confezionate presso il
laboratorio locale di Leliceni/Csíkszentlélek. Raffigurano un’ostia stilizzata
e il simbolo dello Spirito Santo, nonché il logo della visita del Papa a
Csíksomlyó.
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