È giunto a termine l’8 marzo l’anno di presidenza ungherese dell’Alleanza Internazionale
per la Memoria dell’Olocausto (IHRA). Il commissario ungherese per la presidenza
IHRA Szabolcs Takács, nel passare il testimone alla prossima presidenza romena,
ha fornito un bilancio positivo dell’anno trascorso.
Passaggio di consegne della presidenza IHRA (foto: IHRA) |
Uno
dei risultati principali della presidenza ungherese è stato l’inclusione del
riferimento specifico all’Olocausto nel testo del nuovo Regolamento Generale UE
sulla Protezione dei Dati (GDPR), approvato nel dicembre 2015. Si è così
evitato che sotto il pretesto della protezione dei dati si possano ostacolare o
negare le ricerche storiche sull’Olocausto.
La
presidenza ha avuto come obiettivo la facilitazione della cooperazione tra gli esperti
ed il livello politico. Ha promosso, inoltre, diversi progetti e attività, come
la conferenza su “L’Olocausto nel dibattito politico. Usi e abusi” (Budapest, 6
novembre 2025) e la conferenza sull’Olocausto dei rom, organizzato assieme alla
Tom Lantos Institute ed al Collegio Gesuita per i Rom (Budapest, 1-2 marzo
2016), ambedue di grande successo. Il presidente IHRA Szabolcs Takács ha
presentato il lavoro dell’Alleanza in diversi forum internazionali come l’OSCE
e l’ONU. Le due assemblee plenarie dell’Alleanza hanno avuto luogo a Budapest, nel
giugno 2015, e a Debrecen nel novembre 2015.
La
presidenza ungherese ha avuto contatti ufficiali con due partner di rilievo,
non membri della IHRA come l’Ucraina e la Santa Sede. All’organizzazione, che
conta 31 membri, hanno aderito nel 2015 come osservatori l’Australia e il
Principato di Monaco.
Delegazione IHRA guidata da Szabolcs Takács in visita alla Pontificia Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo |
A
Roma, come evento della presidenza ungherese dell’IHRA è stato presentato, tra
l’11 febbraio e il 13 marzo 2016 presso l’Accademia d’Ungheria, la mostra del
pittore ebraico ungherese Imre Ámos, vittima anch’egli dell’Olocausto.
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