Cuochi ungheresi da Sant'Egidio |
Ormai
è diventata una tradizione che alla mensa dei poveri della Comunità di
Sant’Egidio a Trastevere, ci siano dei cuochi ungheresi a preparare i pasti per
il giorno dell’Epifania. I membri dell’Associazione “Cacciatori del gusto” di
Kapuvár, una cittadina dell’Ungheria nord-occidentale, hanno cucinato per 600
persone.
“Cucinare con amore” –
questo è il senso, secondo il sindaco di Kapuvár,
György Hámori, del gesto che si ripete ormai per la terza volta. L’associazione, infatti, oltre ad essere diventata
famosa per la sua cucina, presta la sua opera benemerita al servizio dei poveri
sia in Ungheria che all’estero, avvalendosi dell’aiuto del comune di Kapuvár e
di imprese private e donatori locali.
Quest’anno
il menù del 6 gennaio è stato un tipico piatto ungherese chiamato “pörkölt”
cioè una sorta di spezzatino condito con la paprika e realizzato con 90 kg di
carne e 70 kg di patate (chiamato anche – impropriamente – “gulash”). È stato
poi accompagnato da tipici dolci ungheresi, come il “túró
rudi” (dolce alla ricotta e cioccolato) e le caramelle di natale “szaloncukor”.
László
Magyar, il rappresentante dell’associazione, ha voluto rilevare come tutti
gli ingredienti provenissero dall’Ungheria. I membri dell’associazione sono
ormai abituati a cucinare per tante persone come è successo anche nel giorno di
Natale 2016 quando è stato preparato il pranzo alla mensa della Comunità di
Sant’Egidio a Budapest. A Roma, i primi giorni di quest’anno 2017 sono stati
particolarmente rigidi quindi questi caldi, gustosi e piacevoli piatti
ungheresi hanno riscosso un grande successo tra i bisognosi che non hanno
potuto fare a meno di ricordarsi delle squisite pietanze preparate dagli stessi
cuochi anche lo scorso anno.
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