venerdì 13 maggio 2016

Premio Stephanus e settimana dell’editoria cristiana a Budapest


Si è tenuta tra il 9-14 maggio la XXIV edizione della Settimana del Libro “Santo Stefano” (Szent István Könyvhét) a Budapest. La più grande manifestazione culturale cattolica in Ungheria vede 30 case editrici di ispirazione cristiana – tra cattolici e protestanti – presenti per una settimana intera nella centralissima piazza Ferenciek tere di Budapest.

Settimana del Libro "Santo Stefano" di Budapest
Sugli stand vengono esposte le più importanti novità dell’editoria religiosa di lingua ungherese (71 nuovi libri su 7 mila titoli esposti), alla presenza di una quarantina di autori.

Il libro di László Lukács
su Benedetto XVI
Tra le novità di quest’anno va segnalato il saggio di László Lukács sulla vita e il pontificato di Benedetto XVI (Az igazság munkatársa. Joseph Ratzinger – XVI. Benedek élete és műve. Szent István Társulat 2016 / “Cooperatore della verità. La vita e l’opera di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”), con una premessa autografa del Papa emerito che scrive: “Spero [che tramite il libro] i lettori possano vedere la verità e la bellezza della nostra fede cattolica, il cui servizio considero come compito della mia vita”.
Promotrice della Settimana del Libro è la Società di Santo Stefano (Szent István Társulat), la più antica casa editrice ungherese che dal 1993 ogni anno assegna il Premio “Stephanus” nelle categorie di teologia e di letteratura ad autori che, nei loro libri pubblicati in lingua ungherese, comunicano il sistema di valori universali della cultura cristiana ed europea. Nella lista degli insigniti troviamo – oltre a studiosi ungheresi come il Card. Péter Erdő (1997), P. Mihály Szentmártoni (2003), il Prof. Alexandre Ganoczy (2009), l’Abate Denis Farkasfalvy (2010) – teologi stranieri come il Card. Joseph Ratzinger (1998), il Card. Angelo Scola (2006), il Card. Reinhard Marx (2011), il Card. Gianfranco Ravasi (2013) e Mons. André-Joseph Leonard (2014).

Premio "Stephanus"
Quest’anno a ricevere il Premio “Stephanus” – dalle mani del Card. Erdő e di Mons. Antal Spányi – sono stati lo storico Michael Hesemann (categoria letteraria) e il biblista Rev. Imre Kocsis (categoria teologica).

Anche quest’anno la Settimana del Libro “Santo Stefano” ha dimostrato, come ha affermato il Cardinale Erdő in occasione della cerimonia di premiazione: “Il libro stampato non è obsoleto. Anche oggi ha la sua rilevanza quando invece l’uso degli strumenti elettronici sembrerebbe preponderante. I due si completano a vicenda, i diversi linguaggi della comunicazione intendono egualmente parlare all’uomo della nostra epoca. Siamo chiamati ad annunciare a tutti il messaggio, nella sua pienezza, con ogni linguaggio disponibile.”

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