Si è tenuta tra il 9-14 maggio la XXIV edizione
della Settimana del Libro “Santo Stefano”
(Szent István Könyvhét) a Budapest. La più grande manifestazione culturale
cattolica in Ungheria vede 30 case editrici di ispirazione cristiana – tra cattolici
e protestanti – presenti per una settimana intera nella centralissima piazza Ferenciek tere di Budapest.
Settimana del Libro "Santo Stefano" di Budapest |
Sugli stand vengono esposte le più
importanti novità dell’editoria religiosa di lingua ungherese (71 nuovi libri su
7 mila titoli esposti), alla presenza di una quarantina di autori.
Il libro di László Lukács su Benedetto XVI |
Tra le novità di quest’anno va
segnalato il saggio di László Lukács sulla vita e il pontificato di Benedetto
XVI (Az igazság munkatársa. Joseph Ratzinger
– XVI. Benedek élete és műve. Szent István Társulat 2016 / “Cooperatore
della verità. La vita e l’opera di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”), con una
premessa autografa del Papa emerito che scrive: “Spero [che tramite il libro] i
lettori possano vedere la verità e la bellezza della nostra fede cattolica, il
cui servizio considero come compito della mia vita”.
Promotrice della Settimana del Libro è
la Società di Santo Stefano (Szent István Társulat), la più antica casa
editrice ungherese che dal 1993 ogni anno assegna il Premio “Stephanus” nelle categorie
di teologia e di letteratura ad autori che, nei loro libri pubblicati in lingua
ungherese, comunicano il sistema di valori universali della cultura cristiana
ed europea. Nella lista degli insigniti troviamo – oltre a studiosi ungheresi
come il Card. Péter Erdő (1997), P. Mihály Szentmártoni (2003), il Prof. Alexandre Ganoczy (2009), l’Abate
Denis Farkasfalvy (2010) – teologi stranieri come il Card. Joseph Ratzinger
(1998), il Card. Angelo Scola (2006), il Card. Reinhard Marx (2011), il Card.
Gianfranco Ravasi (2013) e Mons. André-Joseph Leonard (2014).
Premio "Stephanus" |
Quest’anno a ricevere il Premio “Stephanus”
– dalle mani del Card. Erdő e di Mons. Antal Spányi – sono stati lo storico
Michael Hesemann (categoria letteraria) e il biblista Rev. Imre Kocsis
(categoria teologica).
Anche quest’anno la Settimana del Libro
“Santo Stefano” ha dimostrato, come ha affermato il Cardinale Erdő in occasione
della cerimonia di premiazione: “Il libro stampato non è obsoleto. Anche oggi
ha la sua rilevanza quando invece l’uso degli strumenti elettronici sembrerebbe
preponderante. I due si completano a vicenda, i diversi linguaggi della
comunicazione intendono egualmente parlare all’uomo della nostra epoca. Siamo chiamati
ad annunciare a tutti il messaggio, nella sua pienezza, con ogni linguaggio
disponibile.”
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