La Conferenza Episcopale Ungherese e il
Governo di Budapest hanno deciso di concentrare i loro sforzi assistenziali sui
profughi che vivono nei vari Paesi del Medio Oriente.
Il risultato della colletta
straordinaria, indetta dai vescovi il 24 gennaio scorso, è stato di 85 milioni
di fiorini (HUF). Il Governo ungherese, da parte sua, integrerà tale somma con 120
milioni di fiorini. (N.B.: il salario medio netto in Ungheria è di 172.000 HUF,
circa 550 EUR.)
Conferenza stampa con (partendo da destra) Mons. András Veres, il Ministro Zoltán Balog e il Sottosegretario agli affari religiosi Miklós Soltész (foto: Magyar Kurír/Attila Lambert) |
L’annuncio è stato dato, il 23 maggio, dal
Ministro per le Risorse Umane, On. Zoltán Balog e dal presidente dei vescovi
ungheresi Mons. András Veres, il quale ha voluto rammentare che già lo scorso
autunno la Conferenza Episcopale aveva inviato una somma di 30 milioni di HUF per
gli stessi scopi umanitari.
“In occasione del Sinodo dell’autunno
scorso – ha detto Mons. Veres – i vescovi della Siria e dell’Iraq hanno chiesto
ai presenti di non promuovere l’esodo dei cristiani del Medio Oriente dalla loro
terra natale, ma di aiutarli piuttosto a sopravvivere in posti più
vicini alla loro patria. Per questo la Conferenza Episcopale Ungherese ha
deciso di impiegare le proprie risorse per assicurare l’istruzione dei bambini profughi,
indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa.”
Gli aiuti dei vescovi e del Governo
ungherese copriranno le spese scolastiche per un anno a circa 400 bambini dei
campi profughi di Giordania, Nord Iraq e Libano. Le somme verranno affidate all’organizzazione
Aiuto alla Chiesa che soffre (Kirche in Not), poiché il Governo è convinto che
la millenaria tradizione caritatevole della Chiesa cattolica sia la migliore
garanzia per far arrivare gli aiuti dove veramente ce n’è bisogno.
Il Ministro Zoltán Balog ha ricordato
che l’Ungheria preferisce i gesti concreti di solidarietà. Il Governo, infatti,
ha offerto 5 milioni di EUR per la costruzione di un ospedale in Siria, e ha
stanziato 200 milioni di HUF alle principali organizzazioni caritative che si prendono
cura dei migranti alle frontiere dell’Ungheria.
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