lunedì 30 maggio 2016

Iniziativa della Chiesa ungherese e del Governo a favore dei profughi


La Conferenza Episcopale Ungherese e il Governo di Budapest hanno deciso di concentrare i loro sforzi assistenziali sui profughi che vivono nei vari Paesi del Medio Oriente.

Il risultato della colletta straordinaria, indetta dai vescovi il 24 gennaio scorso, è stato di 85 milioni di fiorini (HUF). Il Governo ungherese, da parte sua, integrerà tale somma con 120 milioni di fiorini. (N.B.: il salario medio netto in Ungheria è di 172.000 HUF, circa 550 EUR.)

Conferenza stampa con (partendo da destra) Mons. András Veres, il Ministro Zoltán Balog
e il Sottosegretario agli affari religiosi Miklós Soltész
(foto: Magyar Kurír/Attila Lambert)
L’annuncio è stato dato, il 23 maggio, dal Ministro per le Risorse Umane, On. Zoltán Balog e dal presidente dei vescovi ungheresi Mons. András Veres, il quale ha voluto rammentare che già lo scorso autunno la Conferenza Episcopale aveva inviato una somma di 30 milioni di HUF per gli stessi scopi umanitari.

“In occasione del Sinodo dell’autunno scorso – ha detto Mons. Veres – i vescovi della Siria e dell’Iraq hanno chiesto ai presenti di non promuovere l’esodo dei cristiani del Medio Oriente dalla loro terra natale, ma di aiutarli piuttosto a sopravvivere in posti più vicini alla loro patria. Per questo la Conferenza Episcopale Ungherese ha deciso di impiegare le proprie risorse per assicurare l’istruzione dei bambini profughi, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa.”

Gli aiuti dei vescovi e del Governo ungherese copriranno le spese scolastiche per un anno a circa 400 bambini dei campi profughi di Giordania, Nord Iraq e Libano. Le somme verranno affidate all’organizzazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Kirche in Not), poiché il Governo è convinto che la millenaria tradizione caritatevole della Chiesa cattolica sia la migliore garanzia per far arrivare gli aiuti dove veramente ce n’è bisogno.

Il Ministro Zoltán Balog ha ricordato che l’Ungheria preferisce i gesti concreti di solidarietà. Il Governo, infatti, ha offerto 5 milioni di EUR per la costruzione di un ospedale in Siria, e ha stanziato 200 milioni di HUF alle principali organizzazioni caritative che si prendono cura dei migranti alle frontiere dell’Ungheria.

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