venerdì 13 maggio 2016

Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese - testo della lettera di Papa Francesco


In occasione del 75mo anniversario della fondazione del Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese in Urbe, celebrato qualche mese fa, Sua Santità Papa Francesco ha inviato una lettera al Cardinale Protettore dell’Istituto, S.Em. Péter Erdő.

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Al Venerabile Nostro Fratello,
il Cardinale di Santa Romana Chiesa
PÉTER ERDŐ
Arcivescovo Metropolita di Esztergom-Budapest
Primate d’Ungheria

Nell’antichissima e celeberrima città di Roma si trovano innumerevoli testimonianze della fede cristiana: non soltanto i venerabili resti terreni degli Apostoli e di santi e la sede del Romano Pontefice, ma anche molte università pontificie e altri istituti cattolici, dove si insegnano la fede e la dottrina della Chiesa con grande fervore e costanza. Non sorprende, perciò, che molte nazioni vi abbiano cercato dimore, dove i loro figli migliori possano risiedere e dedicarsi a studi di alto livello.

Tra queste case si annovera anche il Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese, fondato dal Nostro Venerato Predecessore Pio XII, il 16 luglio 1940. In seguito, a causa delle varie difficoltà provocate in Ungheria dal regime comunista, non soltanto i pastori e i fedeli della Chiesa Cattolica che vivevano in quella nobile nazione subirono ingiurie e si trovarono esposti al pericolo, ma anche questo istituto. Per tale ragione esso all’epoca chiese e ricevette aiuto dalla Santa Sede.

Abbiamo appreso ora dunque con gioia che questo Istituto festeggia il 75° anniversario della sua fondazione. Desideriamo dunque significargli la nostra benevolenza ed esprimere i nostri sinceri auguri con questa lettera, indirizzata a te, Venerabile Nostro Fratello, che un tempo vi abitasti come allievo, e adesso sei Primate d’Ungheria e rivesti la carica di Protettore di tale Istituto Pontificio.

Auspichiamo vivamente che il Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese sostenga anche nel futuro, nel miglior modo possibile, tanto il progresso intellettuale e spirituale di tutti i sacerdoti ungheresi e degli allievi che vi risiedono quanto la loro quanto più stretta comunione con la Chiesa Cattolica e il Romano Pontefice.

Invochiamo infine con la sollecitudine delle nostre preghiere la valida intercessione della Beata Vergine Maria, Magna Domina Hungarorum, di Santo Stefano, primo re d’Ungheria, e degli altri santi e beati ungheresi per tutti gli allievi e i benefattori e i loro familiari, passati, presenti e futuri del Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese, e con affetto impartiamo la nostra benedizione apostolica, annuncio della grazia celeste e testimonianza della nostra benevolenza, prima di tutto a te, Venerabile Nostro Fratello, con il desiderio che anche a loro giunga per tuo tramite la nostra benedizione insieme a questa lettera.

Dal Palazzo Vaticano, 15 aprile 2016, nell’Anno Santo della Misericordia, anno quarto del Nostro Pontificato.

Francesco

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