In occasione del 75mo anniversario
della fondazione del Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese in Urbe,
celebrato qualche mese fa, Sua Santità Papa Francesco ha inviato una lettera al
Cardinale Protettore dell’Istituto, S.Em. Péter Erdő.
Al Venerabile Nostro
Fratello,
il Cardinale di Santa Romana Chiesa
PÉTER ERDŐ
Arcivescovo Metropolita di Esztergom-Budapest
Primate d’Ungheria
il Cardinale di Santa Romana Chiesa
PÉTER ERDŐ
Arcivescovo Metropolita di Esztergom-Budapest
Primate d’Ungheria
Nell’antichissima e celeberrima città di Roma si trovano
innumerevoli testimonianze della fede cristiana: non soltanto i venerabili
resti terreni degli Apostoli e di santi e la sede del Romano Pontefice, ma
anche molte università pontificie e altri istituti cattolici, dove si insegnano
la fede e la dottrina della Chiesa con grande fervore e costanza. Non sorprende,
perciò, che molte nazioni vi abbiano cercato dimore, dove i loro figli migliori
possano risiedere e dedicarsi a studi di alto livello.
Tra queste case si annovera anche il Pontificio Istituto
Ecclesiastico Ungherese, fondato dal Nostro Venerato Predecessore Pio XII, il
16 luglio 1940. In seguito, a causa delle varie difficoltà provocate in
Ungheria dal regime comunista, non soltanto i pastori e i fedeli della Chiesa
Cattolica che vivevano in quella nobile nazione subirono ingiurie e si
trovarono esposti al pericolo, ma anche questo istituto. Per tale ragione esso all’epoca
chiese e ricevette aiuto dalla Santa Sede.
Abbiamo appreso ora dunque con gioia che questo Istituto
festeggia il 75° anniversario della sua fondazione. Desideriamo dunque significargli
la nostra benevolenza ed esprimere i nostri sinceri auguri con questa lettera, indirizzata
a te, Venerabile Nostro Fratello, che un tempo vi abitasti come allievo, e
adesso sei Primate d’Ungheria e rivesti la carica di Protettore di tale
Istituto Pontificio.
Auspichiamo vivamente che il Pontificio Istituto
Ecclesiastico Ungherese sostenga anche nel futuro, nel miglior modo possibile, tanto
il progresso intellettuale e spirituale di tutti i sacerdoti ungheresi e degli
allievi che vi risiedono quanto la loro quanto più stretta comunione con la
Chiesa Cattolica e il Romano Pontefice.
Invochiamo infine con la sollecitudine delle nostre preghiere
la valida intercessione della Beata Vergine Maria, Magna Domina Hungarorum, di
Santo Stefano, primo re d’Ungheria, e degli altri santi e beati ungheresi per
tutti gli allievi e i benefattori e i loro familiari, passati, presenti e futuri
del Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese, e con affetto impartiamo la
nostra benedizione apostolica, annuncio della grazia celeste e testimonianza della
nostra benevolenza, prima di tutto a te, Venerabile Nostro Fratello, con il
desiderio che anche a loro giunga per tuo tramite la nostra benedizione insieme
a questa lettera.
Dal Palazzo Vaticano, 15 aprile 2016, nell’Anno Santo della
Misericordia, anno quarto del Nostro Pontificato.
Francesco
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