sabato 4 aprile 2020

Suonare le campane a mezzogiorno: la proposta del Card. Parolin per rivitalizzare un’antica tradizione


La bella proposta del Cardinale Pietro Parolin di suonare le campane a mezzogiorno, potrebbe rivitalizzare una significativa usanza cristiana, antica di ben 520 anni, che ebbe come scopo quello di invocare l’aiuto celeste per i cristiani in tempi di grave necessità e di rendere grazie per la protezione accordata.
Nell’intervista del 2 aprile scorso a Vatican News il Segretario di Stato ha esortato tutti i fedeli “a pregare insieme anche se fisicamente lontani” in questo periodo di lotta contro la pandemia. Per facilitare tale preghiera collettiva ha proposto: “Sarebbe bello se tutte le chiese, alla stessa ora, ad esempio a mezzogiorno, suonassero le loro campane per un minuto…”
La tradizione di suonare le campane a mezzogiorno è tuttora viva in molti paesi del mondo, come per esempio l’Ungheria. Essa risale alle disposizioni di Papa Alessandro VI, il quale durante l’Anno Santo del 1500 decretò di suonare le campane a mezzogiorno per esortare alla preghiera per la liberazione da uno dei flagelli più minacciosi di quel tempo in Europa: la conquista ottomana. Tuttavia, lo stesso Alessandro VI non fece altro che confermare una pratica iniziata da Papa Callisto III.
La storia della campana di mezzogiorno su un affresco nella Chiesa di Mattia a Budapest,
con S. Giovanni da Capestrano e Callisto III.
Nel 1456, infatti, l’Europa era minacciata dall’avanzata ottomana sui Balcani e il pontefice esortò i fedeli alla preghiera al suono delle campane. Successe però che la relativa bolla “Cum his superioribus annis”, detta anche Bulla Thurcorum arrivasse nelle varie capitali europee contemporaneamente alla notizia della vittoria di Belgrado, ottenuta nel frattempo dall’esercito cristiano il 22 luglio 1456, grazie anche all’eroismo di S. Giovanni da Capestrano. Così, la disposizione di suonare le campane assunse anche un connotato di ringraziamento per la protezione celeste. Siccome la notizia giunse alla corte pontificia il 6 agosto, il papa fissò per quello stesso giorno la Festa della Trasfigurazione.
Il suono delle campane a mezzogiorno è una usanza molto sentita e partecipata in Ungheria, grazie anche al contesto storico in cui essa nacque. Persino nelle emittenti radiofoniche e televisive pubbliche si trasmette “la campana del mezzogiorno”. Nella radio ciò accade sin dal 1928, ossia dagli inizi della radio in Ungheria. Al giorno d’oggi su Kossuth Rádió la trasmissione viene effettuata a rotazione dalle varie chiese del paese, illustrando brevemente anche la storia di quella chiesa, della sua campana e del paese stesso.
Pregare a mezzogiorno al suono delle campane è, quindi, una prassi cristiana, antica di più di mezzo millennio, che può essere allo stesso tempo globale e locale.

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