In uno
dei codici medievali più importanti dell’Ungheria, il Codice Pray è raffigurato
il Sepolcro vuoto dopo la risurrezione di Cristo, con l’immagine del sudario
che ne avvolgeva il corpo. Il Codice Pray fu composto alla fine del XII secolo
in Ungheria, sotto il regno di Béla III, formatosi da giovane nella corte di
Bisanzio.
Illustrazioni del Codice Pray (Biblioteca Nazionale Széchényi) |
L’immagine
del sepolcro vuoto e del sudario di Cristo è considerato, secondo il Prof. Gyula Pályi, molto importante anche
per quanto riguarda le ricerche sulla Sacra Sindone. Vi è, infatti, una
notevole somiglianza tra l’immagine contenuta nel Codice Pray e la Sindone di
Torino: basta considerare il caratteristico motivo “a spina di pesce” del telo,
nonché la presenza di quattro fori disposti a forma di L, identica con quella
osservata sulla Sindone.
I fori sulla miniatura del Codice Pray e sulla Sindone (foto) |
Sembra
quindi che in Ungheria, alla fine del XII secolo si conoscesse abbastanza bene
come fosse fatta la Sindone, all’epoca conservata a Bisanzio. Vi furono,
infatti, diversi legami dinastici tra gli imperatori bizantini e la Casa degli
Árpád. E proprio in un momento cruciale per la sorte della Sindone, quello
della IV Crociata, quando se ne perdono le tracce per circa un secolo e mezzo,
l’imperatrice di Bisanzio è una principessa ungherese, Maria-Margherita, figlia
di Re Béla III, sorella di Re Andrea II. Secondo una teoria del Prof. Jenő Várallyai Csocsán sarebbe possibile che Margherita, vedova dell’imperatore Isacco II
Angelo e successivamente sposa del comandante crociato Bonifacio del Monferrato,
potesse aver avuto qualche ruolo nel passaggio della Sindone da Bisanzio alla
Francia, forse passando addirittura per la Dalmazia, allora appartenente alla
Corona ungherese.
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