14 stazioni – 14
meditazioni - 14 opere corali
1.
Márton HORVÁTH (Tapolca, Ungheria, 1983): O
Salutaris
2.
Miklós KOCSÁR (Debrecen, Ungheria, 1933): Adoramus
Te
3.
Felice ANERIO (Narni, 1560 – Roma, 27
settembre 1614): Christus factus est
4.
MENEGALI (sec. XVIII): Parce Domine
5.
Dan MIZRAHI (Bucarest, Romania, 1926 – Bucarest, Romania
2010), arr. I. POTYÓ: Ave Maria
6.
Vytautas MIŠKINIS (Vilnius, Lituania 1954): Cantate
Domino
7.
Ola GJEILO (Skui, Norvegia, 1978): Ubi Caritas
8.
Rihard DUBRA (Riga, Lettonia, 1964): O, Crux ave
9.
Miklós KOCSÁR (Debrecen, Ungheria, 1933): Sub
tuum praesidium
10.
Michael HAYDN (Rohrau, Austria, 1737 – Salisburgo,
Austria, 1806): Tristis est anima mea
11.
Wolfgang Amadeus MOZART (Salisburgo, Austria, 1756 –
Vienna, Austria, 1791): Miserere mei
12.
Antonio LOTTI (Venezia, 1667 – Venezia, 1740): Crucifixus
13.
György DEÁK-BÁRDOS (Budapest, Ungheria, 1905 –
Budapest, Ungheria, 1991): Eli Eli
14. Zoltán KODÁLY
(Kecskemét, Ungheria, 1882 – Budapest, Ungheria, 1967): Stabat Mater
15.
György ORBÁN (Marosvásárhely, Romania, 1947): Daemon
irrepit Callidus
Coro Santa Cecilia di Kolozsvár (Cluj), direttore: M. István POTYÓ
* * *
PREGHIERA INTRODUTTIVA
Nostro
Signore Gesù Cristo, vorremo camminare insieme a te come buoni cristiani sulla via
della croce. Sentire i tuoi dolori, portare con te la croce pesante, alzarci assieme
a te dopo essere caduti e morire con te per essere partecipi anche noi della tua
risurrezione. Questa Via Crucis la percorreremo assieme al Vescovo Áron Márton di
beata memoria con le sue riflessioni e le sue parole. Siamo il tuo popolo, Signore,
il popolo del Vescovo Áron. Accetta la nostra Via crucis e da’ che in noi produca
frutti buoni.
I Stazione – GESÙ È CONDANNATO A
MORTE
„Il potere viene da Dio, e ciò è così perché Dio faccia valere le sue leggi,
faccia rispettare i grandi comandamenti della verità e dell’amore. E per tutti
i poteri che percorrono strade contrarie giunge il momento quando per la loro
vanagloria non riusciranno più a valutare ragionevolmente le circostanze, non
riusciranno a rimanere in bilico sulla punta della baionetta da dove dettavano.
Non diminuisca la vostra fede, fratelli; e non abbiate paura di coloro che
possono uccidere il corpo ma non hanno potere sull’anima.”
II Stazione – CRISTO È CARICATO
DELLA CROCE
„Sono
tanti tra di noi che percorrono tuttora questa strada... Il Signore Gesù Cristo „è salito dal Padre non in
trionfo nella veste splendente di un Dio, ma nella maniera umana, soffrendo,
frainteso, tradito, falsamente accusato, condannato e con la morte più crudele.
Oh! Quanta consolazione vi è per tutti gli uomini e per tutte le epoche. Quanti
di noi percorrono tuttora questa strada (”…”) estenuati e con l’animo disperato.
Gesù Cristo ha dimostrato che non è vana nemmeno una vita fatta così.”
III Stazione – GESÙ CADE PER LA
PRIMA VOLTA
„È
impossibile chiudere un occhio sulle conseguenze. (…) Invece della primavera in
cui sbocciano i fiori stiamo nell’autunno con le foglie cadenti, l’albero della
vita dell’umanità è tarlato. Al posto della comunità dell’amore troviamo degli
inferni, ci troviamo di fronte a una marea di coniugi delusi, stufati l’uno
dell’altro, insoddisfatti, nervosi e tristi, separati „…”; e di conseguenza i
bambini più che diventare degli adulti dall’animo sano, cresciuti con amorevoli
cure, crescono con l’animo tremante e con il carattere non irrobustito. (…) Chi
saranno a portare i pensieri del popolo, a conservarne i valori ed a realizzare
le sue speranze?”
IV Stazione – GESÙ INCONTRA SUA
MADRE
„Sei donna,
sei madre? – pensa cosa debba essere per i tuoi: devi essere tu la madre che
pensa, sorveglia, aiuta, tu la madre che consola e sorride, se qualcuno sbaglia
devi essere tu a conciliare gli scontrosi, la persona in cerca della quiete e pronta
a tutti i sacrifici, tu madre, devi essere tu a portare la croce al posto degli
altri come se fosse la tua, devi essere un’eroina in vesti quotidiane... Prega
per i tuoi e se uno dei tuoi figli si trova lontano in terra straniera implora
la benedizione di Dio e mandaglielo assieme alla tua benedizione materna.”
V Stazione - GESÙ È AIUTATO DAL CIRENEO A PORTARE LA CROCE
„Ripeto
le parole dell’apostolo che suonano chiare: Fratelli miei, amatevi! Non
lasciate andare la mano dell’altro che negli anni passati avete preso nella
vostra! Chi è più fortunato non lasci lungo la strada l’altro con il quale aveva
finora camminato assieme. Che le mani intrecciate si stringano l’una all’altra
perché continuiate a sentire, a notare il battito di cuore dell’altro e che
sentiate le parole non pronunciate, la felicità e la tristezza del fratello.”
VI Stazione - LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ
„Non
ho nessuno! Questo é una delle esperienze più orribili dell’esistenza umana. Finché
ci sarà qualcuno intorno a noi che dovrà dire ’non ho nessuno’ non saremo dei
cristiani onesti.” Se i cristiani si impegnano nella missione di Cristo, devono
dimostrare con la propria vita come si può e come si deve rispettare Dio, essere
responsabili per gli altri e non abbandonare nessuno che ha bisogno di aiuto.” (H2,
78.)
VII Stazione – GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA
„Nostro
Signore Gesù Cristo ci ha portato la salvezza a costo di umiliazioni disumane e
di supplizi tremendi. Mentre le carestie e i problemi, l’insicurezza e le altre
prove che l’attuale gioventù e i bambini sono costretti a sopportare forse li renderanno
forti per svolgere dei compiti cui altrimenti non sarebbero capaci. (…) L’animo
credente getta l’àncora della propria vita
in Dio nella speranza che come l’alba segue alla notte, il sole la tempesta,
così dopo i giorni di tristezza arriverà il tempo della felicità.”
VIII Stazione – GESÙ INCONTRA LE
DONNE DI GERUSALEMME
„Durante
l’anno passato non era facile essere cristiani cattolici in mezzo alle tante
prove e tentazioni che ci hanno colpito. Non abbiamo altra difesa che Dio. Lui
ci difende sempre e contro tutti. Quanti ci credevano morti e sono venuti ai
nostri funerali sono dovuti rendersi conto del contrario. Siamo di fronte a una
superiorità di forze, a una forza sproporzionata, siamo una fortezza assediata,
c’è però chi ci difenda. Questa è la nostra Forza.”
IX Stazione – GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA
„La
millanteria e lo sfoggio fariseo non valgono nulla. È sempre simpatico chi
parla poco di sé stesso, delle sue cose e della sua professione lavorando
invece molto di più in silenzio e con dedizione. E desta sempre sospetto chi è
cattolico a gran voce oppure sfoggia dappertutto la sua nazionalità. Sono gli
ungheresi millantatori e boriosi che si autodefiniscono ungheresi a gran voce a
rendere il peggior servizio alla loro specie. (…) Non sono i discorsi e i
brindisi e nemmeno le esibizioni a portare avanti la causa della comunità e ad
accrescerne l’onore agli occhi degli altri, bensì la vita onesta vissuta
secondo la fede; il lavoro silenzioso e tranquillo e l’impegno coscienzioso per
i propri obblighi.
X Stazione - GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI
„Ogni
purificazione è un processo doloroso. Anche questo cataclisma mondiale è un
processo doloroso per l’umanità e per i nostri popoli. Ma dipende anche da noi uscire
purificati dai tormenti e gettare le fondamenta di una vita più bella, più
umana e più giusta. Tale lavoro va cominciato da ognuno di noi su se stesso.
XI Stazione - GESÙ È INCHIODATO SULLA CROCE
„Sopportare
il dolore non è certo cosa irrilevante, ma l’uomo non lo può evitare. Il
confessore e il martire, pur sentendo il pericolo imminente, non lo evitano. Noi
non dobbiamo testimoniare Cristo con lo spargimento del nostro sangue ma
vediamo con dolore che confessare la fede e mantenerla sono un compito che
diventa sempre più difficile per i nostri fedeli. (…) Il battesimo obbliga
anche noi. Rimaniamo cristiani, fratelli!”
XII Stazione - GESÙ MUORE IN CROCE
„Chi è
morto appartiene al passato. È il destino di tutti, anche dei potenti. Le loro gesta
li possono sopravvivere. La storia ebbe dei personaggi che divinizzati ancora in
vita, ma morirono e le loro ceneri sono solamente un memento mori. (…) La figura di Gesù Cristo invece emerge nella storia
con un potere eterno e la Sua persona è da duemila anni segno di contraddizione. (…) Ogni generazione Lo
incontra e deve prendere posizione: con Lui oppure contro di Lui.”
XIII Stazione - GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE
„Questo
è parola di vita, la scuola di Dio. Sanguiniamo assieme all’umanità che
sanguina di mille ferite e barcolliamo storditi anche noi. Ma la perdita veramente
fatale sarebbe se non ascoltassimo l’ammonimento di Dio e non imparassimo nulla
dalla lezione dura, molto dura. Molto spesso il cristianesimo lo abbiamo solo
sfoggiato, lo abbiamo indossato come un abito da cerimonia, ma non ne abbiamo
seguito le leggi nemmeno nella nostra propria vita e, soprattutto, abbiamo
sopportato l’eliminazione dei principi cristiani dalla vita pubblica sotto ogni
aspetto importante. Ora è giunta l’ora del risarcimento.”
XIV Stazione - GESÙ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO
„Non
ci illudiamo con delle fantasticherie vanitose. Il passato ci è piombato alle
spalle sommergendosi irrevocabilmente nelle onde della storia. Si sta
preparando una nuova era. E dobbiamo essere coscienti anche del fatto che la
crisi mondiale non può essere risolta né con le parole di potere e nemmeno con
un semplice cambiamento del sistema politico. L’ordine e la pace sono chiaramente
dei compiti morali. Abbiamo peccato molto e la storia ci ha colpito con il
flagello delle nostre colpe. Uniamo quindi ogni intenzione nobile e volenterosa.”
PREGHIERA CONCLUSIVA
„La
Pasqua segue il Venerdì Santo. Questa è la legge della risurrezione. Ogni
risultato serio costa caro. Si deve duramente lavorare il materiale grezzo per
essere utilizzabile e bello, la natura bruta perché sia ricca e proficua, l’anima
pervasa da passioni e istinti affinché sia retta e santa. Il metallo viene lavorato
con il martello, il marmo con lo scalpello. La terra è spaccata con l’aratro e lavorata
con la zappa per diventare terreno coltivabile. L’anima acquisisce carattere
con l’abnegazione e l’educazione. E occorrono anche determinazione e lavoro
assiduo perché solleviamo le società dalla loro debolezza economica e morale. E
la legge della risurrezione dice che non vi è alcuna ragione per disperarsi, non
bisogna rinunciare alla speranza nemmeno nelle situazioni più disperate perché
ogni sofferenza ha una ragione e ha una fine.”
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