Le
effigie di ventuno santi e beati dell’Ungheria ornano le pareti della Cappella
Magna Domina Hungarorum nelle Grotte Vaticane. Consacrata da S. Giovanni Paolo
II nel 1980, la cappella è chiamata a rappresentare gli estesi legami della
nazione ungherese con gli altri popoli europei proprio attraverso i santi.
Nella
sua memoria liturgica presentiamo la figura di Santa Margherita, tuttora
venerata sull’Isola Margherita a Budapest.
Santa Margherita d'Ungheria cerca di riconciliare il padre col fratello (opera di Sándor Kiss, Cappella ungherese delle Grotte Vaticane) |
Nacque nel 1242, durante la devastante invasione
mongola dell’Ungheria. Figlia del re Béla IV e Maria Lascaris di Nicea, che
offrirono la bambina a Dio, come voto per essere sopravvissuti alla distruzione
mongola. Margherita dall’età di 4 anni venne condotta ed educata nel monastero
dalle suore dominicane di Veszprém e successivamente nel loro nuovo monastero,
fondato dai suoi genitori sull’isola delle Lepri (oggi l’isola di Margherita a
Budapest).
Dedicò la sua vita a Dio rispettando e confermando
nella propria vita il voto dei genitori e si dedicò alla cura dei malati, al
servizio degli altri durante il giorno, e alla preghiera e alla lettura della Sacra
Scrittura la notte. Margherita fu una delle più grandi mistiche del Medioevo in
Ungheria avendo avuto diverse visioni durante la sua vita ascetica. Morì
all’età di 27 anni, nel 1271, e si narra, che sulla sua tomba avvenissero
numerose guarigioni miracolose, per cui divenne meta di numerosi pellegrini.
Il suo culto fu promosso soprattutto dall’Ordine
dei domenicani, ma anche dalla nipote, Maria d’Ungheria regina di Napoli. Diverse
sue raffigurazioni si trovano anche in Italia.
Ritratto di S. Margherita nel chiostro del convento domenicano di S. Maria sopra Minerva a Roma |
Margherita venne sepolta nel convento dell’isola
che oggi porta il suo nome. Quando le consorelle dovettero fuggire dall’invasione
ottomana nel XVI secolo, portarono con sé le reliquie della Santa a Posonia
(oggi Bratislava in Slovacchia) dove, si dice, la maggior parte di esse fosse
stata dispersa durante la soppressione degli ordini religiosi operata da
Giuseppe II. A causa di vicissitudini storiche Margherita venne canonizzata
solo nel 1943 da papa Pio XII. La sua più insigne reliquia sopravvissuta è il
cilicio che portava sotto l’abito religioso.
Festa liturgica: 18 gennaio
Luoghi di culto: Ungheria – Budapest, Isola
Margherita, Veszprém
Il rilievo raffigura Margherita mentre cerca di riconciliare
suo padre con suo fratello, il futuro re Stefano V.
Autore del rilievo: Sándor Kiss, scultore
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