La tradizionale esposizione “100 Presepi”, organizzata quest’anno per la
prima volta dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione,
include tra le 126 opere provenienti da tutto il mondo anche quattro presepi ungheresi.
Una scultura di legno di acero, intitolata “La Sacra Famiglia a Betlemme”,
opera del Prof. Zsolt Ágoston, il quale per la quarta volta espone alla mostra
romana “100 Presepi”. Zsolt Ágoston in un’intervista al programma ungherese della
Radio Vaticana ha spiegato che il presepe in questione è frutto di un lavoro di
più di sei mesi.
L’opera intitolata “L’adorazione del Bambino Gesù”, è una composizione
realizzata con foglie e bucce essiccate di granoturco della Signora Gáborné
Tamaskovics. L’artista realizza opere con questa tecnica dal 2008 e ha
partecipato a diversi concorsi e mostre.
Il terzo è un presepe di paglia, realizzato con la tecnica di intrecciatura
ed è intitolata “Il presepe di Betlemme”. L’artista, Sig.ra Ildikó
Csáki, realizza da
più di 30 anni piccoli e grandi
opere con questa tecnica. Con questo presepe voleva raffigurare la Sacra
Famiglia e, con loro, l’amore, la gioia e lo stare insieme della famiglia.
La quarta opera è una icona realizzata dalla pittrice Ibolya Csonka.
L’Eleousa raffigura la Madre di Dio con il Figlio di Dio in braccio, in un’immagine
atemporale, seguendo le regole della pittura d’icone. L’artista nell’intervista
a Radio Vaticana ha spiegato che da 30 anni si occupa di artigianato e la
possibilità di esporre alla mostra 100 Presepi in Vaticano è un bellissimo coronamento
della sua carriera.
L’Ambasciata d’Ungheria presso la Santa Sede partecipa all’Esposizione “100 presepi” sin dal 1993, con la collaborazione della Fondazione per l’Artigianato
Ungherese (A Magyar Kézművességért Alapítvány - AMKA). Quest’anno, oltre ai
presepi esposti in Vaticano, una dozzina di altre scene della Natività sono
state allestite al Villino Fraknói, sede dell’Ambasciata.
Scena della Natività dipinta su uovo di struzzo (di Péterné Daru) |
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