Settant’anni fa, il 26 dicembre
1948, festa di Santo Stefano Protomartire, veniva arrestato ad Esztergom il
Cardinale József Mindszenty, Primate d’Ungheria, da parte del potere comunista.
Iniziava per lui il calvario della prigione e poi, dell’esilio.
Poche ore prima, quello stesso
giorno a Roma la comunità ungherese dell’Urbe si riuniva nella Basilica di
Santo Stefano Rotondo per festeggiare il santo patrono della chiesa, e pregare
anche per il suo cardinale titolare, József Mindszenty.
Da tanti anni la Chiesa ungherese prega
continuamente per la beatificazione di questo grande Servo di Dio che seppe
resistere al potere ateo, aiutando con la sua testimonianza il gregge a lui
affidato.
L’anniversario è stato ricordato a
Roma nella cappella della Casa Santo Stefano, dove ogni anno la comunità
ungherese si riunisce il 26 dicembre per la messa natalizia.
Lapide a S. Stefano Rotondo con una medaglia del Card. Mindszenty |
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