Il 21
gennaio 2019 Mons. György Jakubinyi, Arcivescovo di Alba Iulia dei latini ha
pubblicato una lettera pastorale sui preparativi in previsione del viaggio del
Santo Padre in Romania e, in modo speciale, sul territorio della Arcidiocesi.
La città
di Alba Iulia (in ungherese Gyulafehérvár) è, dal 1009, sede della diocesi di
rito latino, chiamata in origine Diocesi di Transilvania, poi dal 1932 Diocesi
(e infine Arcidiocesi) di Alba Iulia. Il suo territorio comprende, infatti, l’antica
provincia della Transilvania, dove sorge anche il Santuario di Șumuleu Ciuc (in
ungherese Csíksomlyó) che Papa Francesco visiterà durante il suo viaggio
apostolico in Romania. I fedeli cattolici di rito latino della diocesi appartengono,
quasi tutti, alla minoranza ungherese.
* * *
Traduzione della lettera pastorale dell’Arcivescovo
Jakubinyi sui preparativi della visita del Santo Padre
Nell’ultima
cena il Signore Gesù ha detto a San Pietro: “ma io ho pregato per te, che non
venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli.”
(Lc 22,32) Da allora il successore di San Pietro, il Papa compie tale servizio
nel visitare i fratelli cristiani e li conferma nella fede.
Fu San
Giovanni Paolo II il primo a visitare la Romania (7-9 maggio 1999), ma la sua
visita venne limitata solamente a Bucarest. Fu molto dispiaciuto di non poter
visitare la Transilvania dove vive la maggioranza dei suoi fedeli cattolici. Promise
che nel caso avesse visitato nuovamente il nostro Paese, sarebbe venuto
certamente anche in Transilvania. Da allora sono passati venti anni. La sua
promessa viene ora adempiuta dal Santo Padre, Papa Francesco.
(…)
Ci
riempie il cuore di grande gioia che il Santo Padre venga anche da noi, a
Csíksomlyó. È previsto che la mattina del 1 giugno celebri la Santa Messa nella
Sella [del Monte Somlyó] e ci rivolga la Sua parola. Ma ciò sarà certo solo
quando la Sala Stampa della Santa Sede avrà pubblicato il programma della
visita.
Siccome
quest’anno la 453.ma festa patronale ex
voto [la "perdonanza"] sarà sabato 8 giugno, una settimana dopo la visita papale (come già
annunciato dai padri francescani), dichiaro il giorno della visita del papa a
Csíksomlyó – il supposto 1 giugno – pure festa patronale ["perdonanza"] affinché i pellegrini alla
visita papale possano anch’essi adempiere al voto degli avi.
Benvenuto,
Santo Padre, presso la Madonna di Csíksomlyó e i presso i Vostri fedeli di
Transilvania!
Le chiediamo
di confermarci nella fede e nella fedeltà al Santo Padre, secondo la scritta
del crocifisso di pietra di Csíksomlyó: “Preservaci, Iddio, nella santa fede e
nelle virtù dei nostri avi!”
Abbiamo
quattro mesi per i preparativi.
1. Chiedo
che nella preghiera dei fedeli delle sante messe domenicali vengano inserite
alcune delle opportune invocazioni.
2. Dopo
le Sante Messe, e prima della preghiera per il Servo di Dio Áron Márton,
recitiamo la seguente preghiera per i frutti spirituali della visita papale:
“Nostro
Padre Celeste, tu hai scelto Papa Francesco a guidare come Successore di San
Pietro la Santa Madre Chiesa. Il Tuo Santo Spirito accompagni il nostro
incontro per confermarci nella fede e nelle virtù dei nostri avi, ci incoraggi a
perseverare nella speranza, ci rinnovi nella carità verso Dio e verso il
prossimo. Santa Vergine di Csíksomlyó, prega per noi! Amen.”
3. Si
approfitti dei tridui quaresimali per prepararsi alla visita del Papa.
4. Nelle
parrocchie si possono tenere delle conferenze o cicli di seminari sul tema
della visita papale. Affido la preparazione del programma dettagliato alla
nostra Commissione Pastorale.
5. Il
logo/manifesto della visita del Papa è noto: si tratta del “giardino della Madonna”
della repubblica dei monaci ortodossi del Monte Athos (i kipos tis Panagias). I monaci romeni,
di ritorno dal Monte Athos, hanno ripreso tale indicazione per applicarla alla
Romania. A San Giovanni Paolo II fu dato il benvenuto, il 7 maggio 1999 a
Bucarest, come nel “giardino della Madonna”. Ora questo viene utilizzato per
indicare che la visita del Santo Padre Francesco nel “giardino della Madonna”,
la Romania, è sotto la protezione della Vergine. Le tre stelle sulle spalle e
la fronte della Vergine Maria richiamano nell’iconografia bizantina il dogma
efesino (431) “sempre vergine”, ossia Maria è vergine prima, durante e dopo il
parto. I colori del logo, il rosso, il giallo e l’azzurro, richiamano i colori
della bandiera romena, ma non dimentichiamo che il colore della Vergine è l’azzurro,
l’aureola è giallo-oro e la scritta è rossa. Il motto della visita del papa è “Camminiamo
insieme”.
(…)
Cari Fratelli, approfittiamo di questa opportunità impareggiabile per la
nostra vita: il Santo Padre, come il “Pietro vivente” viene a trovarci per
confermarci nella fede. Prepariamoci con dedizione al grande incontro che sarà
un evento unico anche per la nostra patria più stretta, l’Arcidiocesi della Transilvania.
Gyulafehérvár
(Alba Iulia), 21 gennaio 2019
l’Arcivescovo
György
* * *
L’Arcivescovo di Alba Iulia ha nominato responsabile
stampa, per la visita del Papa a Csíksomlyó, il Rev. Canonico Zoltán OLÁH
(Tel.: +40 (745) 872 592; Mail: ozoli2015@yahoo.de)
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