Nella città di Esztergom,
antica sede primaziale ungherese e cuore dell’arcidiocesi di
Budapest-Esztergom, la “Missione Beato Ceferino” per la cura pastorale dei rom, dal marzo scorso
ha ormai la sua propria cappella. È stata, infatti, ristrutturata la cappella
dell’ex ospizio dei poveri (antico ospizio cittadino), costruita nel 1792 come
chiesa votiva dopo un epidemia di peste.
L’immobile è affidato al centro
pastorale per i rom, il quale, oltre ad ospitare dei rom e delle persone
disagiate, offre attività per famiglie, mamme e ragazzi. Vi fanno riferimento
quattro squadre di calcio, un gruppo di ballo tradizionale, una sala studio e
tante altre iniziative.
Mons. János Székely, vescovo
ausiliare di Budapest-Esztergom, nel benedire la cappella dedicata alla
Presentazione della Beata Vergine Maria, ha ribadito che essa è la parte più
importante e più sacra di tutto l’istituto ed è il cuore di tanti programmi
proposti nell’ospizio. Tutte le settimane vi si celebra la messa nella lingua rom
(lovari).
I lavori, costati circa 100
mila euro sono frutto della collaborazione tra l’arcidiocesi, di persone
private, del Ministero per le Risorse Umane d’Ungheria e del comune di
Esztergom.
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