Alcune
chiese in Ungheria possono svelare dei tesori inaspettati, anche di origine
italiana.
È successo
un paio di anni fa che Fr. János Tokár, rettore della chiesa dei francescani di
Pest (nel quartiere del Centro di Budapest) ha trovato in soffitta un dipinto
assai rovinato. L’ha mostrato ad una esperta di restauro, la Prof.ssa Katalin
Görbe, che ne ha intuito le qualità. Affidato alle cura degli allievi del Corso
in restauro dell’Università delle Belle Arti di Budapest, il quadro si è rivelato
essere un’opera barocca di pregio dell’inizio del Seicento.
Sebbene
sul retro vi sia un’iscrizione secondaria che ne attribuisce la paternità a
Jacopo Palma il Giovane, gli esperti dicono che si tratti piuttosto di un’opera
a più mani di una scuola dell’Italia del Centro-Nord, eventualmente veneziana.
Il quadro prima e dopo il restauro (foto: www.mke.hu) |
La
tela, originariamente una pala d’altare, raffigura la Vergine Assunta con santi
e il donatore. La vera peculiarità del quadro è data dal libro aperto accanto
alla figura di uno dei santi, il medico Pantaleone. Sulle pagine di esso si scorgono
l’immagine di alcune piante e un nome. Ciò ha permesso di identificare nel libro
raffigurato l’opera di Dioscoride, un medico-botanico dell’antichità, tradotta
e pubblicata da Pietro Andrea Mattioli nella seconda metà del XVI secolo.
Non si
sa per il momento come il quadro di grande pregio fosse arrivato in Ungheria. È
però documentato che è stato donato ai francescani della Chiesa di San Pietro di
Alcantara di Pest nel 1868 dalla famiglia nobile ungherese dei Luby. È noto che
nel XIX secolo diversi mecenati ungheresi hanno fatto notevoli acquisti di
opere d’arte in Italia. È così che per esempio il Museo delle Belle Arti di
Budapest possiede una ricchissima collezione di pittura italiana, in parte
proveniente dal lascito dell’arcivescovo di Eger, Giovanni Ladislao Pyrker, già
patriarca di Venezia (1820-1827).
Per
approfondire la storia del quadro e del suo restauro si può consultare l’articolo
(anche in lingua italiana) sul sito dell’Università delle Belle Arti di
Budapest. Per presentare il quadro restaurato, una piccola mostra è stata
allestita presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, inaugurata da una
conferenza di approfondimento del tema. Dopo la mostra il quadro verrà
ricollocato sulla parete del presbiterio della chiesa dei francescani, vero
centro spirituale della capitale ungherese.
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