Non si tratta di una coincidenza casuale, come si
evince dalla stessa risoluzione ONU che elenca, tra le varie motivazioni di una
tale giornata, anche il riconoscimento degli “sforzi di organizzazioni e di
individui caritatevoli, compresa l’opera di Madre Teresa”.
Mentre le organizzazioni internazionali, compresa l’ONU,
di solito preferiscono evitare iniziative a sfondo religioso, la figura di
Madre Teresa, Premio Nobel per la Pace, è riuscita a mettere d’accordo tutti.
La proposta di risoluzione fu presentata all’Assemblea
Generale dall’ambasciatore ungherese Csaba Kőrösi che ha voluto rilevare come
lo scopo primario della risoluzione fosse quello di ricordare alla comunità
internazionale che le opere di carità sono svolte ovunque da innumerevoli
persone e da organizzazioni caritatevoli e di volontariato, soprattutto a
livello locale e nazionale: “questo lavoro non sarebbe possibile senza la
dedizione di milioni di persone i cui nomi non saranno a noi noti”.
Durante il dibattito il Rappresentante permanente
dell’Albania, il Sig. Ferit Hoxha ha dichiarato: “L’Albania è lieta di
sponsorizzare la bozza di risoluzione A/67/L.45 così come essa è stata
presentata dal rappresentante dell’Ungheria. Vorrei ringraziare l’Ungheria per
aver preso l’iniziativa e per l’eccellente lavoro svolto nel presentare il
testo, dopo aver svolto un processo negoziale sereno ed efficace. (…) La carità
è il frutto del lavoro di milioni di persone che possono prendersi cura di
milioni di persone bisognose. Volendo scegliere una singola persona come
simbolo della carità ai più alti livelli sarebbe stato difficile trovarne una
diversa da Madre Teresa. Scegliendo la data del 5 settembre, il giorno in cui
il mondo ha perso Madre Teresa, come giornata internazionale della carità, l’Assemblea
Generale aiuta a renderla più tangibile, a portarla più vicina alla gente e a
servire meglio l’obiettivo di riconoscere il ruolo della carità e di
promuoverla nel mondo.”
L’Arcivescovo
Francis Chullikat, Osservatore permanente della Santa Sede ha dichiarato: „La
mia delegazione è lieta di esprimere il proprio sostegno per la bozza di
risoluzione introdotta questa mattina (A/67/L.45), dal titolo „Giornata
Internazionale della carità”, e desidera ringraziare in particolar modo il suo
promotore principale, l’Ungheria, per questa sua iniziativa e per il modo
cooperativo in cui ha condotto le consultazioni. Il quindicesimo anniversario della morte
della Beata Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace, ci da un’opportunità
per riflettere nuovamente sull’importanza del sostegno pubblico delle attività
caritatevoli a livello locale, nazionale, regionale e internazionale.”
Ma da dove è venuta l’idea della giornata mondiale
della carità?
La proposta, come si è visto, è stata presentata
all’ONU da parte dell’Ungheria. La Missione Permanente ungherese presso le
Nazioni Unite, assieme al Ministero degli Affari Esteri d’Ungheria, ha lavorato
alacremente per arrivare ad un consenso sulla proposta, appoggiata da ben 44
paesi (molti non di tradizione cristiana).
Le istruzioni sono partite però direttamente dall’Assemblea
Nazionale di Budapest, la quale ha adottato il 23 maggio 2011 la Risoluzione
parlamentare N. 33/2011.(V. 26.) dal titolo: “Sull’iniziativa da presentarsi all’Assemblea generale
dell’ONU di dichiarare il 5 settembre, giorno della scomparsa di Madre Teresa
di Calcutta, Giornata Internazionale della Carità”.
La risoluzione parlamentare faceva a sua volta riferimento alle “iniziative
della società civile” che proponevano tale giornata mondiale. Si dice che sia stato
un certo Jenő Balogh, pittore residente nella cittadina ungherese di Szekszárd,
sul Danubio, a condurre una “battaglia” decennale per realizzare questa idea
che gli era venuta durante alcuni suoi viaggi in India dove, avendo visto tanta
bellezza ma anche tanta miseria, si era convinto dell’importanza di dare un
segno di speranza anche ai più poveri. Ed era sicuro che il simbolo di tale
speranza poteva essere solo Madre Teresa.
Il Signor Balogh ha raccontato alla stampa di aver scritto per anni e
anni alle più svariate autorità nazionali ed internazionali, dalle quali ha
sempre ricevuto ringraziamenti e incoraggiamenti, ma non se ne fece mai nulla. Infine
ha deciso di rivolgersi alla moglie del Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán,
confidando nella forza dell’intuito femminile. Non si sa come, ma da allora l’iniziativa
cominciò a prendere corpo… Ad ogni modo è stata proprio lei, la Signora Anikó
Lévai ad inaugurare la prima statua di Madre Teresa a Budapest, il 5 settembre
2014, in occasione della seconda Giornata Mondiale della Carità.
Statua di S. Madre Teresa di Calcutta sull'omonima piazza di Budapest, inaugurata nel 2014 (opera di Gábor Mihály - foto: Magyar Kurír) |
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