domenica 4 settembre 2016

Nazioni Unite nel segno di Madre Teresa - Alle origini della Giornata Mondiale della Carità

L’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato, il 17 dicembre 2012, una risoluzione (A/RES/67/105) che dichiarava il 5 settembre la Giornata Mondiale della Carità (International Day of Charity). La data della nuova giornata coincide con l’anniversario della morte, e della memoria liturgica, di Madre Teresa di Calcutta.

Non si tratta di una coincidenza casuale, come si evince dalla stessa risoluzione ONU che elenca, tra le varie motivazioni di una tale giornata, anche il riconoscimento degli “sforzi di organizzazioni e di individui caritatevoli, compresa l’opera di Madre Teresa”.

Mentre le organizzazioni internazionali, compresa l’ONU, di solito preferiscono evitare iniziative a sfondo religioso, la figura di Madre Teresa, Premio Nobel per la Pace, è riuscita a mettere d’accordo tutti.

La proposta di risoluzione fu presentata all’Assemblea Generale dall’ambasciatore ungherese Csaba Kőrösi che ha voluto rilevare come lo scopo primario della risoluzione fosse quello di ricordare alla comunità internazionale che le opere di carità sono svolte ovunque da innumerevoli persone e da organizzazioni caritatevoli e di volontariato, soprattutto a livello locale e nazionale: “questo lavoro non sarebbe possibile senza la dedizione di milioni di persone i cui nomi non saranno a noi noti”.

Durante il dibattito il Rappresentante permanente dell’Albania, il Sig. Ferit Hoxha ha dichiarato: “L’Albania è lieta di sponsorizzare la bozza di risoluzione A/67/L.45 così come essa è stata presentata dal rappresentante dell’Ungheria. Vorrei ringraziare l’Ungheria per aver preso l’iniziativa e per l’eccellente lavoro svolto nel presentare il testo, dopo aver svolto un processo negoziale sereno ed efficace. (…) La carità è il frutto del lavoro di milioni di persone che possono prendersi cura di milioni di persone bisognose. Volendo scegliere una singola persona come simbolo della carità ai più alti livelli sarebbe stato difficile trovarne una diversa da Madre Teresa. Scegliendo la data del 5 settembre, il giorno in cui il mondo ha perso Madre Teresa, come giornata internazionale della carità, l’Assemblea Generale aiuta a renderla più tangibile, a portarla più vicina alla gente e a servire meglio l’obiettivo di riconoscere il ruolo della carità e di promuoverla nel mondo.”

L’Arcivescovo Francis Chullikat, Osservatore permanente della Santa Sede ha dichiarato: „La mia delegazione è lieta di esprimere il proprio sostegno per la bozza di risoluzione introdotta questa mattina (A/67/L.45), dal titolo „Giornata Internazionale della carità”, e desidera ringraziare in particolar modo il suo promotore principale, l’Ungheria, per questa sua iniziativa e per il modo cooperativo in cui ha condotto le consultazioni.  Il quindicesimo anniversario della morte della Beata Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace, ci da un’opportunità per riflettere nuovamente sull’importanza del sostegno pubblico delle attività caritatevoli a livello locale, nazionale, regionale e internazionale.”

Ma da dove è venuta l’idea della giornata mondiale della carità?

La proposta, come si è visto, è stata presentata all’ONU da parte dell’Ungheria. La Missione Permanente ungherese presso le Nazioni Unite, assieme al Ministero degli Affari Esteri d’Ungheria, ha lavorato alacremente per arrivare ad un consenso sulla proposta, appoggiata da ben 44 paesi (molti non di tradizione cristiana).

Le istruzioni sono partite però direttamente dall’Assemblea Nazionale di Budapest, la quale ha adottato il 23 maggio 2011 la Risoluzione parlamentare N. 33/2011.(V. 26.) dal titolo: “Sull’iniziativa da presentarsi all’Assemblea generale dell’ONU di dichiarare il 5 settembre, giorno della scomparsa di Madre Teresa di Calcutta, Giornata Internazionale della Carità”.

La risoluzione parlamentare faceva a sua volta riferimento alle “iniziative della società civile” che proponevano tale giornata mondiale. Si dice che sia stato un certo Jenő Balogh, pittore residente nella cittadina ungherese di Szekszárd, sul Danubio, a condurre una “battaglia” decennale per realizzare questa idea che gli era venuta durante alcuni suoi viaggi in India dove, avendo visto tanta bellezza ma anche tanta miseria, si era convinto dell’importanza di dare un segno di speranza anche ai più poveri. Ed era sicuro che il simbolo di tale speranza poteva essere solo Madre Teresa.

Il Signor Balogh ha raccontato alla stampa di aver scritto per anni e anni alle più svariate autorità nazionali ed internazionali, dalle quali ha sempre ricevuto ringraziamenti e incoraggiamenti, ma non se ne fece mai nulla. Infine ha deciso di rivolgersi alla moglie del Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, confidando nella forza dell’intuito femminile. Non si sa come, ma da allora l’iniziativa cominciò a prendere corpo… Ad ogni modo è stata proprio lei, la Signora Anikó Lévai ad inaugurare la prima statua di Madre Teresa a Budapest, il 5 settembre 2014, in occasione della seconda Giornata Mondiale della Carità.
Statua di S. Madre Teresa di Calcutta
sull'omonima piazza di Budapest, inaugurata nel 2014
(opera di Gábor Mihály - foto: Magyar Kurír)

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