Il 17 agosto i rappresentanti dei governi dell’Ungheria e della Polonia hanno firmato a Budapest un memorandum d’intesa sulla cooperazione umanitaria per il sostegno dei cristiani e delle altre comunitá religiose perseguitate nel mondo. I due paesi infatti sono determinati e impegnati per realizzare un’azione concreta e veloce d’aiuto nelle regioni bisognosi del mondo. L’Ungheria e la Polonia sono due nazioni con forti radici cristiane, le quali considerano il loro aiuto un dovere morale verso i cristiani e i perseguitati del mondo. L’intesa tra i due paesi apre la possibilità di condividere le esperienze e le conoscenze sulla crisi umanitaria.
Il Segretario di Stato per l’Aiuto ai Cristiani Perseguitati del Governo Ungherese, Tristan Azbej, dopo la frima del memorandum, ha ribadito: „Siamo convinti che dobbiamo mettere in atto il nostro aiuto in loco ed esso deve essere diretto. Non possiamo dimenticarci dei cristiani perseguitati nel mondo.” Il Segretario di Stato ha sottolineato quindi che tutti devono poter vivere e trovare il loro benessere nelle terre native e in caso di necessità bisogna aiutare le persone per poterle far rimanere nel loro paese, migliorando le loro condizioni di vita.
Dalla parte polacca, il vice ministro degli affari esteri, Paweł Jabłoński ha sottolineato che la firma del memorandum è l’inizio di una collaborazione polacca-ungherese ancora più forte e stretta. La Polonia e l’Ungheria non sono soltanto dei partner ma sono anche amici, seguono gli stessi principi e, come nella questione dei cristiani perseguitati, hanno opinioni simili. “Vogliamo richiamare l’attenzione sull’importanza della difesa dei diritti umani, tra cui la pratica della libertà religiosa. Per fare questo oggi non bastano soltanto le parole, ma ci vogliono aiuti concreti” – ha detto il vice ministro polacco, aggiungendo le aspettative di collaborazioni anche con altri stati.
Foto: MTI/Szigetváry Zsolt
Nessun commento:
Posta un commento