Le effigie di ventuno santi e
beati dell’Ungheria ornano le pareti della Cappella Magna Domina Hungarorum
nelle Grotte Vaticane. Consacrata da S. Giovanni Paolo II nel 1980, la cappella
è chiamata a rappresentare gli estesi legami della nazione ungherese con gli
altri popoli europei proprio attraverso i santi. Il 15 giugno si festeggia la Beata Iolanda.
Beata Iolanda prega per il marito rilievo nella Cappella Ungherese in Vaticano (autore: László Marton) |
Settima
figlia di Béla IV re d’Ungheria e di Maria Lascaris di Nicea, Iolanda crebbe in
Polonia dove visse sua sorella maggiore, Kinga (Santa Kinga di Polonia), perché
in quel periodo l’Ungheria subì la sanguinosa invasione dei tartari. Iolanda sposò
un nobile polacco, il duca Boleslao il Pio, dal quale ebbe tre figlie. Divenne
terziaria francescana praticando la carità verso i poveri e bisognosi.
Dopo
la morte prematura del marito entrò, insieme con la figlia più piccola, nello
stesso convento dove viveva la sorella Kinga a Stary Sacz, e si dedicò per 12
anni alla cura dei bisognosi e alla preghiera. Dopo la morte della sorella si trasferì
nel convento delle clarisse di Gniezno. Fu sepolta nel monastero di Gniezno e
nel 1827 Papa Leone XII la dichiarò beata, confermandone il culto.
Festa liturgica: 15 giugno
Raffigurazione: Il rilievo rappresenta
Iolanda che prega per suo marito il duca Boleslao il Pio, che combatte in
battaglia
Autore del rilievo: László
Marton, scultore
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