È stata
celebrata all’Altare della Cattedra della Basilica vaticana la festa di S.
Maria Magna Domina Hungarorum lunedì 8 ottobre. A presiedere la S. Messa Mons.
Ferenc Palánki, Vescovo di Debrecen-Nyíregyháza (Ungheria), con la
concelebrazione di Mons. Fülöp Kocsis, arcivescovo metropolita della Chiesa
Greco Cattolica Ungherese e Mons. Gábor Mohos, vescovo ausiliare eletto di
Eszergom-Budapest, nonché di una ventina di sacerdoti ungheresi.
Il rito è
stato solennizzato dai canti liturgici di un coro d’eccezione: quattrocento
ungheresi della Transilvania in costumi tradizionali, membri dei vari cori
parrocchiali della regione del Felcsík. Ha presenziato alla celebrazione il
Vice primo ministro del Governo ungherese, l’On. Zsolt Semjén, il quale successivamente
ha avuto un incontro ufficiale con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di
Stato di Sua Santità.
Mons. Kocsis, Mons. Palánki e Mons. Mohos celebrano all'Altare della Cattedra |
Pubblichiamo
il riassunto dell’omelia pronunciata da Mons. Ferenc Palánki.
* * *
Omelia di Mons. Ferenc Palánki, Vescovo
di Debrecen-Nyíregyháza
Festa di S. Maria Magna Domina Hungarorum, 8 ottobre 2018, Basilica Vaticana
Festa di S. Maria Magna Domina Hungarorum, 8 ottobre 2018, Basilica Vaticana
Ringrazio
l’Ambasciatore d’Ungheria Eduard Habsburg per l’invito a celebrare questa Santa
Messa. Saluto cordialmente gli Ambasciatori e tutti gli ospiti presenti che
hanno voluto celebrare con noi la Festa della Madonna Patrona degli Ungheresi. Saluto
Monsignor Fülöp Kocsis, Metropolita della Chiesa Greco Cattolica ungherese, Mons. Gábor Mohos, vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest e i
confratelli sacerdoti dell’Ungheria e della Transilvania.
Re
Santo Stefano 980 anni fa ha affidato il nostro popolo alla protezione di Lei
che da allora ci accompagna con la Sua materna benevolenza. Ascolterete i bei
canti liturgici dei cori parrocchiali székely, gli ungheresi della
Transilvania, che sono venuti in pellegrinaggio a Roma per testimoniare la loro
fede e la loro fedeltà a Pietro.
L’esempio
di Santo Stefano
Re
Stefano d’Ungheria s’ispirò all’esempio di Gesù. Morendo sulla croce Gesù affidò
a Maria il suo discepolo, e con lui tutti noi. Il santo re morente volle pure affidare
la sua opera, il suo popolo a Maria.
L’esempio
di Maria
Le
dobbiamo moltissimo: in Lei e tramite Lei si palesa la bellezza e la bontà di
Dio. Le dobbiamo moltissimo: gli eventi della storia testimoniano che noi,
ungheresi non ci vergogniamo di essere il popolo e il regno di Maria. L’uomo
maturo sa rendersi conto di non essere capace di vivere la propria vita
basandosi solamente sulle proprie forze, senza altro aiuto. Non ne è capace né
un uomo, né un popolo. Abbiamo bisogno di collaborare con gli altri, di poter
appoggiarci sugli altri. E, da persone credenti, sappiamo di aver bisogno anche
dell’aiuto soprannaturale.
Il
sì di Maria
Maria,
invece di costruire la propria carriera, cercò la volontà di Dio. Molti invece
si dedicano a costruirsi piuttosto una carriera… Non vorrei giudicare nessuno,
ma io sono stato educato dai miei genitori, dai sacerdoti, dalla mia comunità
cristiana di cercare come poter fare della mia vita qualcosa di buono, di fare
qualcosa per gli altri. Se qualcuno vuole costruirsi la carriera deve sempre
pensare con se stesso. Maria, invece, pensa sempre a noi. Impariamo da Lei di
fare qualcosa di buono, qualcosa di bello, qualcosa di grande per gli altri,
per la nostra Nazione.
Cosa
significa chiedere aiuto a Maria?
Quando
la invoco: “Maria aiutami!” entro in un mondo, quello dell’amore, dove riceverò
sicuramente un buon consiglio. Possiamo quindi entrare in un mondo, quello di
Dio, dove è la carità a fornire le soluzioni ai problemi, e potrò accorgermi
chi e cosa siano veramente importanti per la mia vita.
La
festa odierna è l’anniversario della consacrazione della cappella di Magna
Domina Hungarorum che ha una triplice missione, secondo le intenzioni del suo
promotore, il Cardinale László Lékai:
- onorare l’eredità spirituale di santo Stefano d’Ungheria, sempre più vicino a Roma ed a Pietro;
- che sia un luogo di incontro fraterno per gli ungheresi dell’Ungheria e quelli all’estero;
- operare per la pace dell’Europa.
Ci
aiuti la festa odierna a seguire l’esempio di Maria e di re Stefano, di dire il
nostro sì a Dio e alla Sua volontà!
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