A
Tolentino è stata riaperta al culto la Chiesa del Sacro Cuore e di San
Benedetto, danneggiata dal sisma del 2016 e restaurata nel giro di un anno con
il contributo del Governo ungherese. Alla cerimonia del 9 dicembre ha
partecipato una significativa delegazione governativa ungherese, con il
Ministro per le Risorse Umane On. Zoltán Balog e il Sottosegretario agli affari
religiosi On. Miklós Soltész, accompagnati dagli Ambasciatori ungheresi Eduard
Habsburg-Lothringen (presso la S. Sede) e Ádám Zoltán Kovács (presso il
Quirinale), nonché Péter Heltai (inviato speciale per il programma Hungary
Helps).
Il
Ministro Balog nel suo discorso, ripercorrendo la storia dei legami tra Italia
e Ungheria, ha rammentato diversi personaggi italiani che hanno dato un
contributo importante in Ungheria: il vescovo martire San Gerardo, uno dei
primi evangelizzatori dei magiari, o San Giovanni da Capestrano che ha promosso
la difesa del paese contro l’invasione ottomana. Ha voluto ricordare pure che
nel 1956, nell’ora suprema della lotta per la libertà del popolo ungherese, gli
italiani hanno pregato e organizzato raccolte a favore degli ungheresi.
“Abbiamo
voluto aiutare perché sentivamo che quella richiesta ci aveva toccati” – ha rievocato
il ministro Zoltán Balog il momento quando il Governo ungherese ha ricevuto la
lettera di Andrea Carradori, priore della Confraternita del Sacro Cuore cui è affidata
la chiesa. “Quello che abbiamo fatto ha anche un messaggio simbolico. Se,
infatti, il terremoto geologico scuote le fondamenta e i muri degli edifici e delle
chiese, vi è in Europa oggi un sisma che rischia di sconvolgere l’edificio dell’identità
europea, la sua cultura cristiana. Ma l’Ungheria non ci sta, vuole difendere le
fondamenta cristiane dell’Europa. Mentre in diversi paesi occidentali si
chiudono le chiese l’Ungheria ha voluto aiutare a riaprire una chiesa
danneggiata.”
Sebbene
non sia un paese facoltoso, l’Ungheria ha ora raggiunto un livello di sviluppo
economico che gli rende possibile di aiutare altri. Così è nato il programma
Hungary Helps, che coordina i diversi interventi internazionali di sviluppo e
di assistenza. Il Ministro ha anche accennato all’aiuto dell’Ungheria ai
cristiani in Siria e Iraq, ma anche in diversi paesi dell’Africa, con la
ricostruzione di villaggi, di scuole e di ospedali, ma anche con delle borse di
studio offerte a giovani di tanti paesi.
L’On.
Miklós Soltész ha dato lettura del messaggio dell’On. Viktor Orbán, nel quale il
Primo Ministro ungherese ha espresso le sue congratulazioni alla comunità
tolentinate per il lavoro compiuto: “In seguito all’immane distruzione voi
siete stati esempio di perseveranza per tutti noi, avendo restaurato in un anno
i muri della chiesa, così da poter continuare nell’antico ma rinnovato edificio
l’orazione iniziata dai vostri avi.”
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