Le Conferenze Episcopali di cinque paesi dell’Europa Centro-Orientale hanno annunciato, il 4 dicembre scorso a Budapest, un gesto altamente significativo di concreta solidarietà con i profughi del Medio Oriente. Gli episcopati di Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria hanno deciso di offrire il sostegno comune alla Caritas libanese, a favore dei profughi e dei bisognosi assistiti da essa.
I rappresentanti degli episcopati di Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria con P. Paul Karam a Budapest (foto: Attila Lambert / Magyar Kurír) |
Alla
conferenza stampa tenutasi nella sede della Conferenza Episcopale Ungherese il
Cardinale Péter Erdő, Primate d’Ungheria ha spiegato che gli episcopati dell’Europa
Centro-Orientale collaborano ormai da un decennio, al fine di trovare insieme
delle soluzioni, basate sull’insegnamento della Chiesa, ai problemi sociali e
pastorali specifici della loro regione.
Durante
il loro incontro dello scorso ottobre hanno condiviso quanto già allora stavano
facendo individualmente a favore dei profughi e hanno deciso di organizzare un’iniziativa
comune a favore dei profughi che si trovano nel Libano in attesa di poter
tornare nelle loro case.
“I
vescovi del Medio Oriente spesso ci chiedevano di non incentivare i cristiani a
lasciare la loro terra, poiché una volta partiti non ci torneranno più. Invece,
ci hanno chiesto di aiutarli a sopravvivere la guerra” – ha ribadito Mons.
András Veres, Vescovo di Győr e Presidente della Conferenza Episcopale
Ungherese.
Mons. Stanislav
Zvolenský, Arcivescovo di Bratislava e Presidente della Conferenza Episcopale
della Slovacchia ha ricordato che non era la prima volta che i cattolici della
Slovacchia aiutavano i cristiani del Medio Oriente, raccogliendo fondi per un
milione di euro.
Mons. Stanisław
Gądecki Arcivescovo di Posnań e Presidente della Conferenza Episcopale Polacca
ha parlato delle sue esperienze in Iraq, Siria e Libano e degli aiuti polacchi
volti ad assicurare dei servizi sanitari in questi paesi.
Mons. Jan
Graubner Arcivescovo di Olomouc e Vicepresidente della Conferenza Episcopale
della Repubblica Ceca ha raccontato dei suoi sacerdoti che hanno fatto la
raccolta a favore dei confratelli in Iraq e hanno donato un autobus e
un’ambulanza ai profughi curdi.
A nome
dei vescovi croati Mons. Fabijan Svalina, Direttore di Caritas Croazia, ha
rievocato come, durante la guerra che ha interessato la Croazia, anche loro
abbiano ricevuto aiuti dai popoli vicini e adesso cercano di sostenere i
cristiani del Medio Oriente.
Una parte
dei fondi raccolti è stata consegnata personalmente a Padre Paul Karam, presidente
della Caritas libanese. La popolazione del Libano è di circa 4,5 milioni cui si
aggiungono altro circa 2 milioni di profughi siriani, iracheni e palestinesi.
La sistemazione degli sfollati è un problema enorme per il paese sia dal punto
di vista sociale che economico. Sono 250 mila i bambini che dovrebbero
frequentare la scuola, ma gran parte di loro non ne ha la possibilità. La
situazione è quindi molto difficile – ha spiegato il presidente di Caritas
Libano e ringraziando per la solidarietà dei vescovi centro-europei, ha
ribadito che i loro aiuti saranno destinati ai più bisognosi.
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