La
Croce di Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito Ungherese è stata consegnata, il
23 maggio scorso, al Cardinale Dominik Duka, Arcivescovo di Praga, direttamente
dal Presidente d’Ungheria S.E. János Áder. La cerimonia si è svolta nel Palazzo
del Parlamento di Budapest, in presenza dell’On. László Kövér, Presidente del
Parlamento e del Card. Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria.
Il Presidente del Parlamento László Kövér, il Card. Péter Erdő, il Card. Dominik Duka, il Presidente ungherese János Áder |
Il
vice primo ministro On. Zsolt Semjén, ha pronunciato la laudatio, evidenziando
i meriti del Cardinale Dominik Duka che ha sempre dimostrato negli anni disponibilità
e amicizia verso l’Ungheria. Non solo visitando spesso il Paese, ma anche
impegnandosi per la comunità cattolica ungherese in Cechia. Grazie a lui, nel
2017, ha potuto rinascere la parrocchia personale degli ungheresi a Praga,
presso la Chiesa di Sant’Enrico. L’Arcivescovo di Praga ha lavorato con dedizione
per promuovere la reciproca comprensione tra i due popoli e per la difesa dei loro
principi tradizionali condivisi. Ha ricordato inoltre che il Cardinale ha contribuito
a promuovere la memoria del Conte János Esterházy e del Card. József Mindszenty
a Praga.
Nel suo discorso di ringraziamento il Card. Duka ha
ricordato, a sua volta, i periodi difficili ma nello stesso tempo gloriosi
della storia d’Ungheria, di cui il Parlamento stesso è il simbolo. Ha sottolineato
che la figura di Sant’Adalberto è sempre stata un legame tra le nazioni ungherese
e ceca ed ha caratterizzato l’aspetto politico e spirituale dell’Europa Centrale.
L’eredità spirituale dell’Imperatore Ottone III, del Principe di Polonia
Mieszko I e di Papa Giovanni Paolo II continua ad ispirare la collaborazione
dei Paesi di Visegrád. Così pure la spiritualità e il carisma dei santi della
Casa d’Árpád, come Elisabetta d’Ungheria, Margherita e Sant’Agnese di Praga
sono tuttora vivi in questi Paesi. Ma l’Ungheria del XV-XVII secolo ha pure
sopportato grandi sacrifici per contrastare l’espansionismo turco, sebbene
questi fatti storici siano oggi, purtroppo, coperti dall’ignoranza della
storia. Il Card. Duka ha pure lodato l’esempio del Card. Mindszenty la cui
testimonianza è stata un’ispirazione per il cardinale ceco Josef Beran, a sua
volta uomo della fede e dell’amore per la Chiesa e della propria nazione. Il
coraggio dei grandi pastori dell’Europa Centrale come Mindszenty, Beran,
Stepinac e Wyszyński può essere un
esempio per tutta la Chiesa ed una speranza per il futuro – ha aggiunto il
Card. Duka.
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