In Ungheria il “Decreto
governativo N. 168/2020 (del 30.04) sui provvedimenti di difesa” – nel quadro dell’allentamento parziale delle
misure restrittive in materia di prevenzione della pandemia da coronavirus –
dispone che, nonostante il divieto generale di manifestazioni ed iniziative, le
celebrazioni religiose, nonché i matrimoni e funerali civili, sono permessi (§6
(1)), ma va garantito il rispetto della distanza di sicurezza tra i
partecipanti (§6 (2)).
Preso atto delle nuove disposizioni del Governo ungherese,
il 1 maggio la Conferenza Episcopale Ungherese ha emanato a sua volta delle nuove disposizioni e orientamenti per quanto riguarda le realtà di sua competenza:
“1. Le chiese, luoghi di
ristoro spirituale e di preghiera sono particolarmente importanti, quindi le
nostre chiese rimangono aperte. Ciascun vescovo diocesano deciderà circa la
celebrazione della liturgia pubblica e le modalità dell’amministrazione dei
sacramenti, in base al canone 838 del Codice di Diritto Canonico, tenendo conto
delle circostanze e delle possibilità locali, nonché delle norme sanitarie. A
Budapest e dove le prescrizioni statali rimangono invariate, le precedenti
disposizioni ecclesiastiche si applicano fino a nuovo avviso.
2. I regolamenti
epidemiologici delle autorità statali vanno seguiti sotto tutti gli aspetti.
Chiediamo in particolare ai nostri fratelli anziani, vulnerabili o malati di
continuare di rimanere a casa.
3. Tenuto conto della
permanenza dello stato di pericolo, il nostro provvedimento n. 637/2020 del 17
marzo u.s. è da applicarsi fino a revoca, per cui si concede la dispensa dal
precetto festivo e si mantiene la possibilità di impartire l’assoluzione generale per tutta la durata dello stato di emergenza.
4. Continuiamo ad
incoraggiare i nostri fratelli a dedicare tempo sufficiente alla preghiera –
leggendo la Sacra Scrittura, recitando la Liturgia delle Ore o altre preghiere –
sia individualmente che nella famiglia. Sono disponibili diverse trasmissioni online
della messa. La domenica e nei giorni festivi viene trasmessa la S. Messa sugli
emittenti pubblici. Sui nostri canali di comunicazione verranno fornite le informazioni
sugli orari delle trasmissioni.
5. Si dovranno seguire, sotto
tutti gli aspetti, i regolamenti epidemiologici statali per quanto riguarda
l'assistenza ai malati, la confessione e la distribuzione straordinaria della comunione,
tenendo conto delle disposizioni particolare delle rispettive diocesi.
6. Si continuerà ad ottemperare
in tutto alle normative statali nelle nostre istituzioni educative, sociali e
sanitarie. Si coopererà in tutto con le autorità, tenendo conto delle linee generali
da loro fornite.
7. Si chiede alle
comunità parrocchiali e religiose di organizzare la preghiera continua per le
persone colpite dall'epidemia, nel rispetto delle disposizioni delle autorità
epidemiologiche.
Le presenti disposizioni valgono per tutte le diocesi di
rito latino dell’Ungheria.
Siamo grati per il
servizio dei sacerdoti, per la perseveranza di tutti e per la comprensione dei
fedeli in questa situazione speciale. Si continui a praticare la virtù della
generosità e si presti particolare attenzione gli uni agli altri.”
Siccome a Budapest e
nella Provincia di Pest le misure restrittive delle attività e dei movimenti continuano
ad essere in vigore, le Diocesi ungheresi hanno adottato provvedimenti diversi
a seconda dei loro territori, riprendendo, in linea generale, le celebrazioni
liturgiche in presenza dei fedeli, pur con diverse limitazioni.
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