Si
sono dati appuntamento a Budapest, tra l’8-11 maggio 2019, i membri del
Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali e i Delegati
nazionali in rappresentanza delle rispettive Conferenze Episcopali, provenienti
da più di 70 paesi del mondo.
I
partecipanti della Plenaria del Pontificio Comitato hanno visitato i luoghi
chiave in cui si svolgerà l’evento: lo Stadio Ferenc Puskás che sarà terminata
per l’evento, i padiglioni della Hungexpo, che ospiteranno gli eventi mattutini
del Congresso, la Piazza degli Eroi, il viale Andrássy, la Basilica di Santo
Stefano e la Piazza, nonché Piazza Kossuth. Hanno, inoltre, assistito a delle
presentazioni sulle condizioni di sicurezza e di viaggio (in particolare informazioni
per i provenienti da continenti lontani), sulle preparazioni svolte finora e
sulla conferenza teologico-scientifica da tenersi prima del Congresso nel 2020.
Nella presentazione informativa sono stati chiariti anche i dettagli della
registrazione e le possibilità di alloggio. Infatti, durante l’incontro di
quattro giorni i partecipanti si sono accertati dell’adeguatezza dei luoghi,
gli Arcivescovi-Delegati sono riusciti a raccogliere informazioni rilevanti per
i pellegrini provenienti da loro paesi; saranno comunque loro a dare una mano
nell’organizzazione del viaggio, dell’alloggio e della registrazione nelle
diocesi delle loro nazioni.
Il Presidente János Áder saluta i partecipanti alla Plenaria |
Al
Parlamento i partecipanti sono stati ricevuti dall’On. László Kövér, Presidente
dell’Assemblea Nazionale Ungherese. Successivamente il Presidente
dell’Ungheria, S.E. János Áder, ha salutato i delegati esprimendo la sua gioia
per la scelta della capitale ungherese come sede dell’evento internazionale.
nel suo discorso ha richiamato l’impegno ungherese per la fede: “Questa
coscienza della propria vocazione è nostra da mille anni. È la vocazione di
arricchire il mondo con la tenacia della fede, con la nostra cultura, con la
nostra perseveranza custode di valori, con il nostro rispetto verso gli altri,
con la nostra amicizia ospitale. Questo è il nostro programma per il
ventunesimo secolo, ed è questo che vogliamo farvi sperimentare l’anno
prossimo. Perché l’Ungheria fin dalla sua nascita – da più di mille anni – non
vuole soltanto ricevere, ma vuole piuttosto dare.”
Il Nunzio di Budapest, Mons. Blume, il Presidente della Conferenza Episcopale Mons. Veres, il Card. Erdő con il Presidente Áder |
Il Card.
Péter Erdő, nel suo indirizzo di saluto ha raccontato: “Quando nel 2016 a Cebu
City, alla messa di chiusura del Congresso Eucaristico Internazionale abbiamo
ascoltato il videomessaggio di Papa Francesco, ci è sembrato di sognare. È
stato infatti un sogno di lunga data quello di poter, dopo il Congresso Eucaristico
Internazionale del 1938, incontrare di nuovo a Budapest il mondo cattolico e di
poter esprimere insieme la nostra venerazione e adorazione per Cristo presente
nel nell’Eucaristia.”
Il
Primate d’Ungheria ha illustrato, inoltre, alcuni aspetti della preparazione
spirituale al Congresso Eucaristico: “Nei preparativi del Congresso Eucaristico
ha un ruolo importante la Croce Missionaria che contiene le reliquie dei santi
e beati dell’Ungheria e dei paesi confinanti. In occasione della visita ad limina della Conferenza Episcopale
Ungherese presso la Santa Sede la Croce è stata benedetta da Papa Francesco,
per iniziare poi, dal Cattedrale di Esztergom il suo itinerario attraversi
diverse città dell’Ungheria e dei paesi confinanti. Dove arriva la Croce
arriva, la Segreteria Generale del Congresso organizza Sante Messe solenni,
adorazione eucaristica, esercizi spirituali, conferenze, concerti e presenta,
nell’ambito di una mostra, la vita dei santi e martiri le cui reliquie sono
custodite di cui memoria è custodita nella Croce. Chiediamo anche la loro
intercessione per il felice esito del Congresso. Dopo ogni Santa Messa domenicale
nelle nostre Chiese preghiamo per il Congresso, perché questo grande incontro
possa servire al rinnovamento spirituale della nostra città, del nostro popolo,
dell’Europa e del mondo intero.”
Mons.
Marini ha presentato l’obiettivo dei congressi eucaristici che nel tempo si
sono evoluti. Infatti, all’inizio, verso la fine dell’Ottocento, molti governi
europei erano anticlericali, perciò i congressi erano finalizzati a esprimere
la presenza della Chiesa, che la Chiesa era viva; in tal senso questi congressi
erano delle dimostrazioni di forza nella società. La Chiesa intendeva
presentarsi alle masse anche come contrappunto al giansenismo allora in voga
che riteneva che la comunione fosse un sacramento al quale sono invitati solo i
santi. I congressi allora avevano anche una funzione di catechesi “itinerante”,
che era l’unica occasione del genere fino alla nascita di giornate mondiali
della gioventù. Successivamente è stata introdotta l’espressione Statio Orbis per richiamare l’attenzione
alla celebrazione d’Eucaristia. La comunione locale è stata posta al centro
dell’evento.
Per
quanto riguarda i messaggi dei congressi eucaristici, Mons. Marini ha
sottolineato: la risposta cristiana per un mondo pieno di delusione, dolore e
guerra è la speranza; la figura di Gesù che è venuto per servire e non per
essere servito. Ogni domenica ci possiamo radunare nelle nostre chiese,
incontrare Cristo, formare una comunità, accogliere la parola del Signore che
risuona nella liturgia, ripetere i gesti di Cristo. Il Cristianesimo offre la
spiritualità del servizio, ha spiegato Mons. Marini.
Il
Prof. Lajos Dolhai, responsabile della commissione teologica del Congresso, ha
presentato la conferenza scientifica eucaristica dell’anno prossimo.
Conferenza Stampa finale della Plenaria a Budapest |
Alla conferenza
stampa conclusiva della Plenaria sono intervenuti Mons. Piero Marini,
Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, P.
Vittore Boccardi, Segretario del Pontificio Comitato per i Congressi
Eucaristici Internazionali, il Card. Péter Erdő, Arcivescovo di
Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, Mons. Gábor Mohos, Vescovo ausiliare
di Esztergom-Budapest, Rev. Kornél Fábry, Segretario Generale del Congresso Eucaristico
Internazionale del 2020 e la Sig.ra Tünde Zsuffa, Responsabile della
comunicazione e stampa della Segreteria Generale del Congresso Eucaristico
Internazionale del 2020.
Mons.
Piero Marini ha ringraziato Card. Péter Erdő e gli organizzatori in loco per
l’accoglienza calorosa, l’atmosfera fraterna e la gentilezza: “Budapest è una
città che dispone di una perfetta infrastruttura, sicuramente non è stato
difficile scegliere i luoghi dell’evento, c’è quasi l’imbarazzo della scelta”. In
risposta alle domande dei giornalisti Mons. Marini ha spiegato che è fiducioso
circa la possibilità di una visita di Papa Francesco al Congresso di Budapest.
Lui personalmente gli consiglierà la visita riferendosi alle tradizioni, e
sottolineerà l’importanza dell’Ungheria nel centro d’Europa, e il fatto che
questo paese potrebbe indicare il futuro per il continente, dove tanti nella
società hanno già perso la speranza e la gioia per un futuro.
Alla
conferenza stampa è stato menzionato che lo Stato ungherese contribuisce in
modo significativo all’organizzazione del Congresso, anche con il restauro di edifici
religiosi, alcuni dei quali non sono stati toccati sin dalla fine della guerra.
Si percepisce la “buona volontà” da parte del Governo ungherese, affinché i
partecipanti stranieri trovino ospitalità ed accoglienza in Ungheria – ha
aggiunto il Card. Péter Erdő.
Resoconto
della Plenaria 2019 sul sito del Pontificio Comitato in italiano: QUI.
Video
sui siti che ospiteranno il Congresso Eucaristico di Budapest: QUI.
Nessun commento:
Posta un commento