mercoledì 12 settembre 2018

La Conferenza Episcopale Ungherese rilancia la raccolta a favore dei cristiani perseguitati


La Conferenza Episcopale Ungherese, in occasione della seduta plenaria del 5 settembre scorso, la lanciato un nuovo appello per la raccolta di fondi a sostegno dei cristiani perseguitati dei paesi del Medio Oriente. Già in precedenza i fedeli ungheresi hanno provveduto ad inoltrare aiuti in Iraq e Siria, integrati dal Governo ungherese.

* * *

Il testo del comunicato della Conferenza Episcopale Ungherese:

“I membri della Conferenza Episcopale Ungherese e i fedeli sono sconcertati dalle ripetute notizie sulle persecuzioni subite dai nostri fratelli cristiani in certi paesi africani e asiatici, nonché altrove nel mondo.

Tali persecuzioni si presentano sotto diversi aspetti, dalle discriminazioni agli omicidi più atroci. Secondo ricerche affidabili anche oggigiorno ogni cinque minuti uno dei nostri fratelli cristiani viene ucciso per la sua religione. Li commemoriamo regolarmente nelle nostre preghiere.

Non intendiamo assolutamente suscitare avversione nei confronti di persecutori, né tantomeno vorremo incoraggiare alcuna vendetta. La commemorazione dei martiri fa parte della vita della nostra Chiesa sin dalle origini. Anche il sostegno ai fratelli della fede bisognosi è una pratica antica, mettendo al primo posto le famiglie cristiane che sono state cacciate dalla propria patria, mentre le loro case e le loro chiese sono state distrutte.

A sostegno dei nostri fratelli cristiani perseguitati chiediamo nuovamente le donazioni generose dei confratelli sacerdoti, dei fedeli, nonché di ogni persona di buona volontà, sul conto corrente seguente: Magyar Katolikus Püspöki Konferencia, 11100104—18181490—14000003.

Già in occasione della colletta di due anni fa abbiamo sperimentato la loro generosità, quando abbiamo potuto sovvenzionare con 126 milioni di fiorini (circa 400 mila euro) i nostri fratelli cristiani perseguitati del Medio Oriente.

Ogni fiorino aiuta i nostri fratelli perseguitati a ritornare in quelle città e in quei villaggi dove i loro antenati hanno vissuto per secoli e millenni. Anche in nome di nostri fratelli cristiani vi ringraziamo per il vostro generoso sostegno.

Budapest, 5 settembre 2018”

Nessun commento:

Posta un commento