La Conferenza Episcopale Ungherese,
in occasione della seduta plenaria del 5 settembre scorso, la lanciato un nuovo
appello per la raccolta di fondi a sostegno dei cristiani perseguitati dei
paesi del Medio Oriente. Già in precedenza i fedeli ungheresi hanno provveduto
ad inoltrare aiuti in Iraq e Siria, integrati dal Governo ungherese.
* * *
Il testo del comunicato della
Conferenza Episcopale Ungherese:
“I membri della Conferenza Episcopale
Ungherese e i fedeli sono sconcertati dalle ripetute notizie sulle persecuzioni
subite dai nostri fratelli cristiani in certi paesi africani e asiatici, nonché
altrove nel mondo.
Tali persecuzioni si presentano
sotto diversi aspetti, dalle discriminazioni agli omicidi più atroci. Secondo ricerche
affidabili anche oggigiorno ogni cinque minuti uno dei nostri fratelli cristiani
viene ucciso per la sua religione. Li commemoriamo regolarmente nelle nostre
preghiere.
Non intendiamo assolutamente suscitare
avversione nei confronti di persecutori, né tantomeno vorremo incoraggiare alcuna
vendetta. La commemorazione dei martiri fa parte della vita della nostra Chiesa
sin dalle origini. Anche il sostegno ai fratelli della fede bisognosi è una
pratica antica, mettendo al primo posto le famiglie cristiane che sono state cacciate
dalla propria patria, mentre le loro case e le loro chiese sono state
distrutte.
A sostegno dei nostri fratelli
cristiani perseguitati chiediamo nuovamente le donazioni generose dei confratelli
sacerdoti, dei fedeli, nonché di ogni persona di buona volontà, sul conto corrente
seguente: Magyar Katolikus Püspöki Konferencia, 11100104—18181490—14000003.
Già in occasione della colletta di
due anni fa abbiamo sperimentato la loro generosità, quando abbiamo potuto sovvenzionare
con 126 milioni di fiorini (circa 400 mila euro) i nostri fratelli cristiani
perseguitati del Medio Oriente.
Ogni fiorino aiuta i nostri fratelli
perseguitati a ritornare in quelle città e in quei villaggi dove i loro antenati
hanno vissuto per secoli e millenni. Anche in nome di nostri fratelli cristiani
vi ringraziamo per il vostro generoso sostegno.
Budapest, 5 settembre 2018”
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