Le commemorazioni per i 500 anni della Riformaprotestante in Ungheria hanno avuto il culmine il 31 ottobre 2017 con un grande
festival organizzato nell’Arena dello Sport di Budapest, introdotta da una
funzione religiosa ecumenica.
Ad inaugurare l’evento è stato il primo
Ministro ungherese On. Viktor Orbán (qui il suo discorso in inglese), e il
ministro ungherese delle risorse umane, On. Zoltán Balog. Il ministro Balog,
anch’egli ministro della Chiesa Riformata Ungherese, nel suo discorso ha
sottolineato: “Se vogliamo custodire e far crescere il nostro Paese, avremmo
bisogno di quella forza che abbiamo ricevuto nell’epoca della Riforma
protestante. La religione non è una questione privata, ma è una delle questioni
pubbliche più personali con conseguenze sociali e nazionali. La vera fede non
rimane dentro, nell’anima delle persone, ma si diffonde nel mondo formandolo e
arricchendolo. La vera fede genera cultura, e nella vera cultura è sempre
presente la fede. Non possiamo permettere di escludere la nostra fede dalla
vita familiare, scolastica, dai media, e dalla vita dei governi dei paesi e
delle città d’Europa.”
Monumento della Riforma protestante a Debrecen (foto: Miskolczi János/Dehir) |
Il ministro, lo stesso giorno, ha inaugurato
il monumento commemorativo della Riforma protestante nella città di Debrecen, centro
storico della comunità protestante in Ungheria. L’On. Zoltán Balog qui ha affermato:
“È una grande impresa erigere un monumento dedicato alla
Riforma protestante quando in Europa e nel mondo la stella (simbolo dei
calvinisti in Ungheria) e la croce cadono nella polvere. Ciò succede o perché
nelle guerre di oggi il cristianesimo diventa un bersaglio, oppure perché le
comunità delle parrocchie sono sempre di meno, oppure la correttezza politica
nel nome della tolleranza non intende appoggiare il cristianesimo. Ora la
nostra generazione deve innalzare la croce e la stella affinché l’Ungheria e l’intera
Europa possano vederle.”
Il monumento eretto a Debrecen, nei pressi
della Chiesa Maggiore (Nagytemplom) richiama la guglia dell’originale chiesa
gotica della città ungherese dove 450 anni fa la Chiesa riformata Ungherese ha
preso corpo. È sormontata dalla stella, simbolo dei calvinisti, ornata
dell’Agnello di Dio, simbolo della comunità di Debrecen. Ad integrarla vi è una
mensa, sempre in marmo rosso, con la Bibbia, il calice e il pane, simboli della
liturgia protestante.
Il ministro Balog ha ricordato che durante
l’anno giubilare sono stati organizzati 1500 programmi in tutto il Bacino dei
Carpazi, di cui 127 con il sostegno diretto del Comitato per il V Centenario
della Riforma. Sono state inaugurate 16 statue, 5 memoriali ed a Budapest una
piazza è stata dedicata ai Riformatori.
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