Il Ministro degli Affari Esteri e del
Commercio d’Ungheria Péter Szijjártó ha visitato la città di Tolentino l’8 marzo
2017, accompagnato dagli ambasciatori d’Ungheria in Italia, Péter Paczolay e in
Vaticano, Eduard Habsburg-Lothringen.
La delegazione è stata accolta ufficialmente
nella sede comunale dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi e dal Vicesindaco Emanuele Della
Ceca, dal Prefetto di Macerata Roberta Preziotti e dalle Autorità civili.
Presenti il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi, il Parroco don Andrea Leonesi e il
Priore della Confraternita dei Sacconi Andrea Carradori.
Il Ministro Szijjártó a Tolentino (Foto: Cronache Maceratesi) |
Il Ministro ha visitato la Chiesa del Sacro Cuore
che sarà restaurata con il contributo del Governo ungherese.
In visita nella Chiesa del S. Cuore a Tolentino (Foto: Cronache Maceratesi) |
Il Priore Andrea Carradori ha rivolto al Ministro il
seguente indirizzo di saluto.
Eccellenza Reverendissima Mons. Vescovo Nazzareno
Marconi, padre e pastore , icona di instancabile carità e solidarietà verso la
nostra gente colpita dal terribile sisma;
Eccellenza il Signor Ministro degli Esteri d’Ungheria;
Eccellentissimi Signori Ambasciatori
Eccellentissimo Signor Prefetto
Autorità tutte
Ringrazio il nostro Sindaco Giuseppe
Pezzanesi per avermi concesso l’onore di introdurre questo incontro nella
residenza Municipale per significare al Signor Ministro le espressioni della
grande riconoscenza al Governo ungherese, presieduto dal Primo Ministro Orbán, che,
con tanta generosa sollecitudine, ha assicurato la ricostruzione della storica
chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Tolentino.
Il provvedimento governativo magiaro del 19
dicembre scorso è stato accompagnato da nobili parole che meritano di esser
scolpite nel marmo: “solo ritrovando i valori cristiani, i quali rappresentano
tutt’ora la più importante forza di comunione per una Città e per un Paese
intero, si può giovare al futuro dell’Europa. Si deve perciò ricostruire con la
stessa naturalezza, dopo il sisma, la casa di Dio che la nostra dimora”.
Non servono commenti per esprimere la gioia
nel leggere che in Ungheria l'orgoglio Cattolico non è fonte di vergogna o,
peggio, bandito, e che un popolo si dichiari orgoglioso di essere cristiano
cattolico e che invochi la benedizione di Dio.
Leggiamo infatti dalla Legge Fondamentale
dell’Ungheria del 2012 “Siamo orgogliosi che il nostro re Santo Stefano abbia
costituito lo Stato ungherese su un terreno solido e reso il nostro paese una
parte dell'Europa cristiana mille anni fa [...] Riconosciamo il ruolo del cristianesimo
nel preservare la nazione.”
Il centro storico della nostra città, prima
dell’evento sismico, aveva un patrimonio artistico e religioso importante,
collegato ad un significativo sistema di pellegrinaggio dei fedeli e dei
turisti: la Concattedrale di San Catervo, Patrono della città; la Basilica si
San Nicola, conosciuta in tutto il mondo: le Chiese di San Francesco, del SS.
Crocifisso, il Santuario della Madonna della Tempesta e la chiesa del Sacro
Cuore che il Santo Vescovo Diocesano Vincenzo Maria Strambi volle salvare dalla
distruzione a seguito delle vicende napoleoniche, dedicandola al Sacro Cuore di
Gesù ed affidandola alla Confraternita da lui stesso creata.
E’ stato eretto un “ponte” , espressione
tanto cara dall’amato Papa Francesco, fra la nobilissima Nazione Ungherese e la
nostra comunità nel nome della solidarietà e della comune professione di fede;
aspetto che è stato sottolineato dalla splendida nota che la Segreteria di
Stato Vaticana ha voluto riservare al “sullodato
evento” esprimendo il “plauso
all’iniziativa che costituisce una pregevole espressione di solidarietà tra i
Paesi dell’Unione Europea, di fronte alla tragica circostanza del sima che ha
duramente colpito anche Tolentino e le sue preziose vestigia storiche,
artistiche e religiose” (Cfr. lettera Segreteria di Stato Vaticana 14
gennaio 2017)
I lavori di messa in sicurezza antisismica e
di restauro della chiesa e dei locali destinati alla ricreazione spirituale e
del dopo-scuola dell’efficiente oratorio inter-parrocchiale sono stati affidati
a due luminari del settore che all’impegno altamente professionale uniscono una
particolare passione per i gioielli della nostra Marca ferita dal terremoto:
l’Ing. Gianfranco Ruffini e l’Arch. Massimo Fiori.
Saranno loro fra poco ad illustrare
direttamente davanti la chiesa agli Ospiti Ungheresi il piano dei lavori di
recupero dell’immobile e degli arredi danneggiati dalle continue scosse.
Grazie Signor Ministro, grazie al Governo
della nobile nazione magiara, grazie al Primo Ministro Orbán a cui è stato
assegnato, assieme alla nostra Diocesi, il prestigioso Premio Internazionale
“Regina Elena, regina della carità” 2016 che sarà consegnato quando le
condizioni metereologiche lo suggeriranno.
In chiusura mi sia consentito di rivolgere un
particolare ringraziamento al Console Generale d’Ungheria dottoressa Judit
Timaffy che con particolare umanità e spiritualità ci è voluta essere vicina in
questo difficile momento e a Sua Eccellenza il Signor Ambasciatore Eduard
Habsburg-Lothringen , Ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede che tanto
generosamente ha visitato per ben due volte la nostra Città partecipando alla
S. Messa festiva con i parrocchiani ancora sconvolti a causa del sisma.
Aggiornamento:
Sulla visita vedi il filmato di TV Centro Marche.
Aggiornamento:
Sulla visita vedi il filmato di TV Centro Marche.
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