giovedì 9 marzo 2017

Ministro degli Esteri ungherese a Tolentino – saluto del Priore Andrea Carradori


Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio d’Ungheria Péter Szijjártó ha visitato la città di Tolentino l’8 marzo 2017, accompagnato dagli ambasciatori d’Ungheria in Italia, Péter Paczolay e in Vaticano, Eduard Habsburg-Lothringen.

La delegazione è stata accolta ufficialmente nella sede comunale dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi e dal Vicesindaco Emanuele Della Ceca, dal Prefetto di Macerata Roberta Preziotti e dalle Autorità civili. Presenti il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi, il Parroco don Andrea Leonesi e il Priore della Confraternita dei Sacconi Andrea Carradori.
Il Ministro Szijjártó a Tolentino
(Foto: Cronache Maceratesi)

Il Ministro ha visitato la Chiesa del Sacro Cuore che sarà restaurata con il contributo del Governo ungherese.

In visita nella Chiesa del S. Cuore a Tolentino
(Foto: Cronache Maceratesi)

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Il Priore Andrea Carradori ha rivolto al Ministro il seguente indirizzo di saluto.

 
 

Eccellenza Reverendissima Mons. Vescovo Nazzareno Marconi, padre e pastore , icona di instancabile carità e solidarietà verso la nostra gente colpita dal terribile sisma;

Eccellenza il Signor Ministro degli Esteri d’Ungheria;

Eccellentissimi Signori Ambasciatori

Eccellentissimo Signor Prefetto

Autorità tutte

Ringrazio il nostro Sindaco Giuseppe Pezzanesi per avermi concesso l’onore di introdurre questo incontro nella residenza Municipale per significare al Signor Ministro le espressioni della grande riconoscenza al Governo ungherese, presieduto dal Primo Ministro Orbán, che, con tanta generosa sollecitudine, ha assicurato la ricostruzione della storica chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Tolentino.

Il provvedimento governativo magiaro del 19 dicembre scorso è stato accompagnato da nobili parole che meritano di esser scolpite nel marmo: “solo ritrovando i valori cristiani, i quali rappresentano tutt’ora la più importante forza di comunione per una Città e per un Paese intero, si può giovare al futuro dell’Europa. Si deve perciò ricostruire con la stessa naturalezza, dopo il sisma, la casa di Dio che la nostra dimora”.

Non servono commenti per esprimere la gioia nel leggere che in Ungheria l'orgoglio Cattolico non è fonte di vergogna o, peggio, bandito, e che un popolo si dichiari orgoglioso di essere cristiano cattolico e che invochi la benedizione di Dio.

Leggiamo infatti dalla Legge Fondamentale dell’Ungheria del 2012 “Siamo orgogliosi che il nostro re Santo Stefano abbia costituito lo Stato ungherese su un terreno solido e reso il nostro paese una parte dell'Europa cristiana mille anni fa [...] Riconosciamo il ruolo del cristianesimo nel preservare la nazione.”

Il centro storico della nostra città, prima dell’evento sismico, aveva un patrimonio artistico e religioso importante, collegato ad un significativo sistema di pellegrinaggio dei fedeli e dei turisti: la Concattedrale di San Catervo, Patrono della città; la Basilica si San Nicola, conosciuta in tutto il mondo: le Chiese di San Francesco, del SS. Crocifisso, il Santuario della Madonna della Tempesta e la chiesa del Sacro Cuore che il Santo Vescovo Diocesano Vincenzo Maria Strambi volle salvare dalla distruzione a seguito delle vicende napoleoniche, dedicandola al Sacro Cuore di Gesù ed affidandola alla Confraternita da lui stesso creata.

E’ stato eretto un “ponte” , espressione tanto cara dall’amato Papa Francesco, fra la nobilissima Nazione Ungherese e la nostra comunità nel nome della solidarietà e della comune professione di fede; aspetto che è stato sottolineato dalla splendida nota che la Segreteria di Stato Vaticana ha voluto riservare al “sullodato evento” esprimendo il “plauso all’iniziativa che costituisce una pregevole espressione di solidarietà tra i Paesi dell’Unione Europea, di fronte alla tragica circostanza del sima che ha duramente colpito anche Tolentino e le sue preziose vestigia storiche, artistiche e religiose” (Cfr. lettera Segreteria di Stato Vaticana 14 gennaio 2017)

I lavori di messa in sicurezza antisismica e di restauro della chiesa e dei locali destinati alla ricreazione spirituale e del dopo-scuola dell’efficiente oratorio inter-parrocchiale sono stati affidati a due luminari del settore che all’impegno altamente professionale uniscono una particolare passione per i gioielli della nostra Marca ferita dal terremoto: l’Ing. Gianfranco Ruffini e l’Arch. Massimo Fiori.

Saranno loro fra poco ad illustrare direttamente davanti la chiesa agli Ospiti Ungheresi il piano dei lavori di recupero dell’immobile e degli arredi danneggiati dalle continue scosse.

Grazie Signor Ministro, grazie al Governo della nobile nazione magiara, grazie al Primo Ministro Orbán a cui è stato assegnato, assieme alla nostra Diocesi, il prestigioso Premio Internazionale “Regina Elena, regina della carità” 2016 che sarà consegnato quando le condizioni metereologiche lo suggeriranno.

In chiusura mi sia consentito di rivolgere un particolare ringraziamento al Console Generale d’Ungheria dottoressa Judit Timaffy che con particolare umanità e spiritualità ci è voluta essere vicina in questo difficile momento e a Sua Eccellenza il Signor Ambasciatore Eduard Habsburg-Lothringen , Ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede che tanto generosamente ha visitato per ben due volte la nostra Città partecipando alla S. Messa festiva con i parrocchiani ancora sconvolti a causa del sisma.

Aggiornamento:

Sulla visita vedi il filmato di TV Centro Marche.

 

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