giovedì 24 settembre 2020

I Santi della Cappella Ungherese – San Gerardo vescovo


Le effigie di ventuno santi e beati dell’Ungheria ornano le pareti della Cappella Magna Domina Hungarorum nelle Grotte Vaticane. Consacrata da S. Giovanni Paolo II nel 1980, la cappella è chiamata a rappresentare gli estesi legami della nazione ungherese con gli altri popoli europei proprio attraverso i santi.
Il 24 settembre si festeggia in Ungheria San Gerardo, vescovo martire di Csanád.
Martirio di S. Gerardo
rilievo nella Cappella ungherese delle Grotte Vaticane (di Pál Kő)
 

Gerardo nacque intorno al 980 a Venezia ed entrò nel monastero benedettino di San Giorgio Maggiore. Desideroso di recarsi in Terra Santa giunse però in Ungheria. Qui venne presentato a re Santo Stefano, che lo volle trattenere affinché promuovesse la cristianizzazione dei magiari.
Dapprima gli venne affidata l’educazione del principe Sant’Emerico. Si ritirò poi nella Selva Baconia (Bakony), presso il monastero di Bakonybél. Divenne il primo vescovo della no-costituita diocesi di Csanád dove fu apostolo ed evangelizzatore.
Nel periodo turbolento seguito alla morte del re Stefano, scoppiò una rivolta pagana. Nel 1046, Gerardo ed altri vescovi ungheresi tentarono di attraversare il Danubio per recarsi all’incontro del futuro re Andrea I. Il 24 settembre vennero però catturati dai ribelli pagani e Gerardo, col suo carro, venne scaraventato dal monte Kelen, che oggi fa parte di Budapest e porta il suo nome. Lo finirono a colpi di lancia e di pietre. Sepolto prima nella Chiesa dell’Assunta di Pest, il suo corpo venne poi traslato nella sua diocesi di Csanád e, infine, gran parte delle sue reliquie tornarono a Venezia, più precisamente a Murano, dove oggi si venerano sotto l’altare della Basilica dei Santi Maria e Donato. Gerardo fu canonizzato nel 1083 da papa Gregorio VII.
Raffigurazione: Il rilievo raffigura il martirio del vescovo Gerardo ai piedi del Monte Kelen.
Festa liturgica: 24 settembre
Autore del rilievo: Pál Kő, scultore

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