Le effigie
di ventuno santi e beati dell’Ungheria ornano le pareti della Cappella Magna
Domina Hungarorum nelle Grotte Vaticane. Consacrata da S. Giovanni Paolo II nel
1980, la cappella è chiamata a rappresentare gli estesi legami della nazione
ungherese con gli altri popoli europei proprio attraverso i santi.
Il 18 luglio
si festeggia in Ungheria S. Edvige, figlia del re d’Ungheria, divenuta a sua
volta re della Polonia.
Santa Edvige, rilievo nella Cappella ungherese delle Grotte Vaticane (di Róbert Csíkszentmihályi) |
Edvige nacque a Buda, in Ungheria, nel 1374 come figlia
di re Luigi I “Il Grande”, sovrano dell’Ungheria e della Polonia, discendente
degli Angioini di Napoli. Destinata dal padre al trono della Polonia sin da
bambina, Edvige sposò poi il Granduca della Lituania, Ladislao Jagellone, ancora
pagano, il quale dopo questo matrimonio, si convertì al cattolicesimo, insieme
al suo popolo. Edvige, per aiutare l’evangelizzazione, decise, tra l’altro, di
fondare la prima Facoltà di Teologia della Polonia.
Fu una regina buona e pia, il suo operato si basò
su una vita di fede e di carità: curò i malati e fece costruire degli ospedali,
aiutò i monaci. Fu la più generosa e grande regina della Polonia, portando al
compimento l’evangelizzazione di queste terre. Morì giovanissima, appena dopo
aver dato la vita alla sua primogenita, nel 1399.
Nel 1997, a Cracovia, papa Giovanni Paolo II ne proclamò la canonizzazione.
Festa
liturgica: 18 luglio
Raffigurazione:
Edvige, figlia del re Ludovico I d’Ungheria, convertì al cristianesimo il
marito Jagellone di Lituania e il suo popolo.
Autore
del rilievo: Róbert Csíkszentmihályi,
scultore
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