Si è svolta in Ungheria, durante la settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani, una raccolta di generi alimentari, di articoli di
prima necessità e di fondi a favore degli abitanti dell’Ucraina. L’iniziativa è
stata promossa dal „Consiglio
Caritativo”, organismo consultivo del Ministero delle Risorse Umane che riunisce
le maggiori organizzazioni umanitarie ungheresi (Caritas Ungherese, Caritas Ecumenica, Associazione Caritativa Ungherese
dell'Ordine di Malta, Caritas della Chiesa
Riformata di Ungheria, Croce Rossa Ungherese, Caritas Ungherese dei Battisti,
Giovanniti, Caritas San Luca della Chiesa Greco-cattolica in Ungheria e
Comunità ebraica unita d’Ungheria). A causa dell’aumento dei prezzi dei
beni di prima necessità e dell’energia, per le famiglie dell’Ucraina diventa
sempre più difficile affrontare le spese quotidiane, specialmente durante
l’inverno.
Nel presentare l’iniziativa Mons. Antal
Spányi vescovo di Székesfehérvár e presidente della Caritas Ungherese ha fatto
riferimento all’analoga raccolta dell’anno scorso che ha riscontrato notevole
successo. József Steinbach, vescovo della Chiesa Riformata di Ungheria,
presidente del Consiglio Ecumenico delle Chiese in Ungheria, ha ricordato che la maggior parte dei 130 mila
ungheresi della regione Subcarpatica ucraina (Uzgorod, Mukacevo) appartiene alla Chiesa Riformata e che la loro
determinazione ad affrontare con coraggio la situazione difficile è esemplare e
stimola altri connazionali a rimanere nella terra loro natia, sperando in un
futuro migliore. Miklós
Soltész, sottosegretario di
Stato per i Rapporti con le Chiese, le Minoranze Etniche e la Società
Civile del Ministero delle Risorse Umane ha sottolineato la rilevanza ecumenica
dell’azione comune.
La stessa settimana di preghiera si è chiusa, invece, con
un’altra iniziativa a favore delle popolazioni bisognose. Con l’arrivo delle masse
di migranti, gli effetti dei conflitti del Medio Oriente sono entrati nelle
case degli europei. Coscenti del fatto che le famiglie rimaste nella loro terra
d’origine hanno più che mai bisogno di un aiuto efficace, la Conferenza Episcopale
Ungherese ha svolto, il 24 gennaio, una colletta straordinaria nelle chiese
dell’Ungheria a favore dei rifugiati cristiani del Medio Oriente. I proventi
saranno destinati a sostegno delle scuole per i bambini delle famiglie cristiane
che vivono nei vari campi profughi della regione, poiché l’insegnamento e l’educazione
sono la via per la preparazione di un futuro migliore e della pace stessa. Già nello
scorso novembre la Conferenza Episcopale Ungherese aveva stanziato un
contributo straordinario di 30 milioni di fiorini (circa 10 mila euro) a favore
dei profughi cristiani del Medio Oriente.